
Porrini: "Tudor si gioca la conferma con la Champions. In caso di addio ripartire da Conte"
rbn
Sergio Porrini (Ex Calciatore Juventus), ospite a "Fuori di Juve"
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Ai microfoni di Radio Bianconera durante il programma Fuori di Juve, è intervenuto l'ex difensore Sergio Porrini. Questo il suo pensiero sul momento di Vlahovic e compagni e sull'impatto avuto da Igor Tudor in panchina:
"Io sinceramente non riesco ad oggi a capire cosa stia dando in più Igor, anche se due giornate sono troppo poche per essere giudicato. Purtroppo la Juve degli ultimi anni ha fatto sempre dare valutazioni affrettate nel momento in cui sembrava le cose potessero migliorare. Vedo solo un cambiamento delle caratteristiche dell'allenatore. Motta era più tranquillo, Tudor invece è più sanguigno. La differenza pare a livello caratteriale e di ciò che trasferisce alla squadra. Lui lavora con i giocatori e loro recepiscono il carattere del tecnico e lo portano in campo. In questo momento la ritengo comunque una scelta giusta quella del croato. Conosce l'ambiente bianconero avendolo vissuto da giocatore ed è quindi perfetto per gli ultimi mesi".
Quindi sulla possibile conferma oltre questa stagione: "Sappiamo quanto questa sia legata ai risultati, se l'allenatore bianconero dovesse ottenere la qualificazione in Champions, dimostrare di essere da Juve e di avere il gruppo tutto dalla sua parte, perché cambiarlo? In questi mesi si giocherà il futuro. Senza risultati invece cambia tutto. L'idea Conte? E' al Napoli. Ad oggi darei fiducia a Tudor. Certo Antonio, nel caso, sarebbe l'uomo adatto per ripartire di nuovo. Conosce perfettamente il mondo bianconero, ha vinto con questa maglia sia da giocatore che da tecnico. E' tra i più vincenti e in grado di trasformare la squadra subito. Sappiamo quanto sia juventino dentro".
"Io sinceramente non riesco ad oggi a capire cosa stia dando in più Igor, anche se due giornate sono troppo poche per essere giudicato. Purtroppo la Juve degli ultimi anni ha fatto sempre dare valutazioni affrettate nel momento in cui sembrava le cose potessero migliorare. Vedo solo un cambiamento delle caratteristiche dell'allenatore. Motta era più tranquillo, Tudor invece è più sanguigno. La differenza pare a livello caratteriale e di ciò che trasferisce alla squadra. Lui lavora con i giocatori e loro recepiscono il carattere del tecnico e lo portano in campo. In questo momento la ritengo comunque una scelta giusta quella del croato. Conosce l'ambiente bianconero avendolo vissuto da giocatore ed è quindi perfetto per gli ultimi mesi".
Quindi sulla possibile conferma oltre questa stagione: "Sappiamo quanto questa sia legata ai risultati, se l'allenatore bianconero dovesse ottenere la qualificazione in Champions, dimostrare di essere da Juve e di avere il gruppo tutto dalla sua parte, perché cambiarlo? In questi mesi si giocherà il futuro. Senza risultati invece cambia tutto. L'idea Conte? E' al Napoli. Ad oggi darei fiducia a Tudor. Certo Antonio, nel caso, sarebbe l'uomo adatto per ripartire di nuovo. Conosce perfettamente il mondo bianconero, ha vinto con questa maglia sia da giocatore che da tecnico. E' tra i più vincenti e in grado di trasformare la squadra subito. Sappiamo quanto sia juventino dentro".
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