
Palladino come Allegri, l'Atalanta non faceva 0 tiri in porta dall'ultima finale di Coppa Italia
Brutta, bruttissima giornata per l’Atalanta, battuta 1-0 dalla Fiorentina. Più che il passivo, a preoccupare tifosi e osservatori della Dea è stata l’arrendevolezza con cui i nerazzurri (non) hanno provato ad opporsi alla sconfitta. Oltre a un dato offensivo che per l’Atalanta è tutt’altro che un’abitudine: sono stati 0 i tiri in porta contro la Fiorentina e alla Dea non succedeva da una notte di recente tristezza, che però ha preceduto l’enorme gioia dell’Europa League vinta.
Era la finale di Coppa Italia, quella vinta dalla Juventus, l’ultimo trofeo vinto da allenatore da Max Allegri, almeno per adesso. Sulla sua scia, almeno a livello statistico, si è adesso inserito Palladino, capace di garantire una robusta solidità difensiva alla Fiorentina. Quella viola è infatti la quinta miglior difesa del campionato, ex aequo con la Roma, anch'essa impenetrabile da quando è tornato Ranieri. Il dato ottenuto con l'Atalanta non è un caso.
Lo stesso Palladino ha poi parlato anche in conferenza stampa della bontà espressa in alcuni aspetti dalla sua Fiorentina nella sfida all'Atalanta: "Affrontavamo una squadra con attaccanti tecnici e fortissimi, è un orgoglio. Il gioco è stato spezzettato, ma ci sta con tutti quei duelli. Noi qualche scelta in transizione l'abbiamo sbagliata".
Era la finale di Coppa Italia, quella vinta dalla Juventus, l’ultimo trofeo vinto da allenatore da Max Allegri, almeno per adesso. Sulla sua scia, almeno a livello statistico, si è adesso inserito Palladino, capace di garantire una robusta solidità difensiva alla Fiorentina. Quella viola è infatti la quinta miglior difesa del campionato, ex aequo con la Roma, anch'essa impenetrabile da quando è tornato Ranieri. Il dato ottenuto con l'Atalanta non è un caso.
Lo stesso Palladino ha poi parlato anche in conferenza stampa della bontà espressa in alcuni aspetti dalla sua Fiorentina nella sfida all'Atalanta: "Affrontavamo una squadra con attaccanti tecnici e fortissimi, è un orgoglio. Il gioco è stato spezzettato, ma ci sta con tutti quei duelli. Noi qualche scelta in transizione l'abbiamo sbagliata".
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