
Da Agnelli a nessuno. Giuntoli non basta: alla Juve manca chi ci mette la faccia
C'era una volta Andrea Agnelli, presidente della Juventus che quando le cose andavano male era il primo a metterci la faccia. Adesso non c'è più nessuno, o meglio, tutto è in mano a Cristiano Giuntoli, che ha il compito, oltre a tutti gli altri, di andare a parlare di fronte alle telecamere sia prima che dopo le partite. Ecco, ma è giusto che non ci siano uomini della società che abbiano il compito di alleggerire il lavoro, complicato, del Managing Director Football? La risposta, che diamo noi, è no. Perché qualcun altro dovrebbe metterci la faccia, a partite dal presidente Gianluca Ferrero, fino al CEO Maurizio Scanavino.
Uomini di calcio e non solo.
In merito agli ultimi due citati il dubbio che sorge è sul fatto che non si tratti, in entrambi i casi, né di uomini che fanno parte della proprietà, come era, appunto, Andrea Agnelli, né uomini di calcio, per intenderci, come era l'ex vicepresidente Pavel Nedved. Ma la Juventus, nel suo organigramma, ha per esempio Giorgio Chiellini, oppure Gianluca Pessotto. Perché non aumentare i compiti di almeno uno dei due? La sensazione è che, per la storia recente della Juventus, l'ex difensore centrale e capitano, potrebbe essere la persona giusta per svolgere questo compito.
Il possibile cambiamento.
Insomma, la rivoluzione, la seconda in due anni, che rischia di esserci al termine di questa stagione, potrebbe prevedere anche l'inserimento di nuove figure in grado di metterci la faccia, perché Giuntoli non basta. Non per le competenze del Managing Director Football, ma per un discorso legato all'immagine del club, che dovrà cambiare di pari passo con le prestazioni in campo.
Uomini di calcio e non solo.
In merito agli ultimi due citati il dubbio che sorge è sul fatto che non si tratti, in entrambi i casi, né di uomini che fanno parte della proprietà, come era, appunto, Andrea Agnelli, né uomini di calcio, per intenderci, come era l'ex vicepresidente Pavel Nedved. Ma la Juventus, nel suo organigramma, ha per esempio Giorgio Chiellini, oppure Gianluca Pessotto. Perché non aumentare i compiti di almeno uno dei due? La sensazione è che, per la storia recente della Juventus, l'ex difensore centrale e capitano, potrebbe essere la persona giusta per svolgere questo compito.
Il possibile cambiamento.
Insomma, la rivoluzione, la seconda in due anni, che rischia di esserci al termine di questa stagione, potrebbe prevedere anche l'inserimento di nuove figure in grado di metterci la faccia, perché Giuntoli non basta. Non per le competenze del Managing Director Football, ma per un discorso legato all'immagine del club, che dovrà cambiare di pari passo con le prestazioni in campo.
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