
Causio: "La Juve pesa anche per gli allenatori come Motta. Si riparta da Giuntoli"
Tanti interrogativi attorno al presente e al futuro della Juventus, dopo il pesante 0-4 subito ieri sera allo Stadium dall'Atalanta. Per approfondire i temi legati al mondo della Vecchia Signora abbiamo intervistato in esclusiva l'ex bianconero Franco Causio, oltre una decade nella Juventus nella sua grande carriera da calciatore.
Ripartiamo da quanto visto in campo.
"Non è stato bello, però bisogna stare tranquilli e sereni, contro una squadra organizzata come l'Atalanta se non la prendi come devi fai certe figure... Qualche giorno fa ne avevano fatti cinque all'Empoli, devi stargli dietro con il ritmo. La Juve ieri ha avuto una giornata particolare, niente da dire, quando è così bisogna solo avere pazienza e rimanere calmi. La squadra è stata tutta rifatta, ha avuto problemi con gli infortuni. Bisogna dare fiducia, ma qualcosa probabilmente è stato sbagliato all'inizio. Certo, oggi sembra tutto da rifare però ci vuole un'analisi su ciò che non è andato, per riparare agli errori fatti. Adesso si tirino su le maniche e mostrino la cazzimma, come dicono a Napoli. Non sarà facile dimenticare questa partita, così come l'Empoli. Però non è possibile che vinci le partite e sei da Scudetto, poi perdi ed è un fallimento. Analizziamo sia il positivo che il negativo: è stato sbagliato parlare di Scudetto, così come lo è ora pensare che sia già perso il 4° posto. A Firenze sarà difficilissima, se hai gli attributi vai lì e fai la partita".
Tutti puntano il dito contro Thiago Motta. Lei?
"La maglia della Juventus non è pesante solo per i giocatori, ma anche per l'allenatore. Purtroppo spesso è andata male con le cinque sostituzioni, che ti permettono di provare a cambiare le partite, nel bene o nel male. Però non gli getterei addosso la croce, nessuno è perfetto: se poi ti mancano anche due dei difensori su cui facevi affidamento dall'inizio e i due acquisti più cari non si sono rivelati all'altezza... Qualcosa, già così, ti manca. E poi di mezzo c'è stata pure una rivoluzione per la rosa. Certo, siamo già oltre la metà della stagione e qualcosa dovrebbe vedersi, ma non è facile. Forse con i tanti infortuni non ha potuto mai mettere in campo la squadra che aveva in testa. Ogni giocatore ha un suo ruolo, magari qualche errore su questo l'ha fatto. Dovrebbe insistere su 7-8 titolari e far ruotare gli altri, questo mi sento di dirglielo".
Un appunto sulla gestione di Vlahovic glielo farebbe?
"Mi sembra più un problema con la società che non con l'allenatore. Credo sia riconducibile alla questione contrattuale... Però se stai perdendo e hai Vlahovic in panchina, mettrtlo solo alla fine non serve a niente".
E nei confronti del lavoro di Giuntoli come si pone?
"A Napoli ha fatto bene, anche a lui serve del tempo per lavorare e assemblare la squadra. Sta già pensando al prossimo anno, per me è la persona giusta. Ieri la cosa brutta è stata l'uscita anticipata del pubblico, che non mi è piaciuta, la squadra va sostenuta soprattutto nelle difficoltà. Mi aspetto però una pronta risposta già domenica a Firenze".
Ripartiamo da quanto visto in campo.
"Non è stato bello, però bisogna stare tranquilli e sereni, contro una squadra organizzata come l'Atalanta se non la prendi come devi fai certe figure... Qualche giorno fa ne avevano fatti cinque all'Empoli, devi stargli dietro con il ritmo. La Juve ieri ha avuto una giornata particolare, niente da dire, quando è così bisogna solo avere pazienza e rimanere calmi. La squadra è stata tutta rifatta, ha avuto problemi con gli infortuni. Bisogna dare fiducia, ma qualcosa probabilmente è stato sbagliato all'inizio. Certo, oggi sembra tutto da rifare però ci vuole un'analisi su ciò che non è andato, per riparare agli errori fatti. Adesso si tirino su le maniche e mostrino la cazzimma, come dicono a Napoli. Non sarà facile dimenticare questa partita, così come l'Empoli. Però non è possibile che vinci le partite e sei da Scudetto, poi perdi ed è un fallimento. Analizziamo sia il positivo che il negativo: è stato sbagliato parlare di Scudetto, così come lo è ora pensare che sia già perso il 4° posto. A Firenze sarà difficilissima, se hai gli attributi vai lì e fai la partita".
Tutti puntano il dito contro Thiago Motta. Lei?
"La maglia della Juventus non è pesante solo per i giocatori, ma anche per l'allenatore. Purtroppo spesso è andata male con le cinque sostituzioni, che ti permettono di provare a cambiare le partite, nel bene o nel male. Però non gli getterei addosso la croce, nessuno è perfetto: se poi ti mancano anche due dei difensori su cui facevi affidamento dall'inizio e i due acquisti più cari non si sono rivelati all'altezza... Qualcosa, già così, ti manca. E poi di mezzo c'è stata pure una rivoluzione per la rosa. Certo, siamo già oltre la metà della stagione e qualcosa dovrebbe vedersi, ma non è facile. Forse con i tanti infortuni non ha potuto mai mettere in campo la squadra che aveva in testa. Ogni giocatore ha un suo ruolo, magari qualche errore su questo l'ha fatto. Dovrebbe insistere su 7-8 titolari e far ruotare gli altri, questo mi sento di dirglielo".
Un appunto sulla gestione di Vlahovic glielo farebbe?
"Mi sembra più un problema con la società che non con l'allenatore. Credo sia riconducibile alla questione contrattuale... Però se stai perdendo e hai Vlahovic in panchina, mettrtlo solo alla fine non serve a niente".
E nei confronti del lavoro di Giuntoli come si pone?
"A Napoli ha fatto bene, anche a lui serve del tempo per lavorare e assemblare la squadra. Sta già pensando al prossimo anno, per me è la persona giusta. Ieri la cosa brutta è stata l'uscita anticipata del pubblico, che non mi è piaciuta, la squadra va sostenuta soprattutto nelle difficoltà. Mi aspetto però una pronta risposta già domenica a Firenze".
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