
L'Atalanta di Gasperini dà una lezione di calcio alla Juve di Thiago Motta: 0-4 e fischi assordanti
L'Atalanta giganteggia allo Stadium e ridimensiona la Juventus, quasi a dirle: "Lo Scudetto non è roba per te". Autentico monologo, quello offerto nel 28° turno di Serie A dai nerazzurri, che hanno travolto i bianconeri con le reti di Retegui al 30' su rigore, De Roon al 47', Zappacosta al 66' e Lookman al 77'. È una vittoria storica per la Dea del maestro Gian Piero Gasperini, così come una sconfitta clamorosa per l'allievo Thiago Motta.
Retegui la sblocca, poi San Di Gregorio tiene viva la Juve
Mister Thiago Motta tiene fuori il grande ex Koopmeiners e recupera Yildiz dal 1', in attacco Kolo Muani viene favorito a Vlahovic. Sul fronte opposto Gasperini lancia invece l'altro ex Cuadrado nel tridente offensivo. Meglio la Dea nel primo tempo, anche se il primo squillo è di Thuram: il francese, servito da McKennie, stoppa e calcia sfiorando la traversa all'8'. I nerazzurri rispondono già al 9' con una bordata di Zappacosta, ma il pallone va fuori. Dopo la doppia fiammata iniziale, i ritmi di gioco si abbassano un po', così al 30' ci pensa Retegui a riaccendere la serata trasformando il rigore dello 0-1. Punito l'intervento col braccio di McKennie su colpo di testa di Djimsiti in area. Il portiere della Juve aveva intuito l'angolo, ma ciò non è bastato a evitare lo svantaggio. Nel recupero tripla occasione per la truppa di Gasperini, che prima coglie un palo con Lookman, poi vede lo stesso attaccante nigeriano costringere Di Gregorio al miracolo e infine Zappacosta impegnare al volo ancora l'ex Monza. La Juve resta viva ringraziando il suo estremo difensore, ma quanti fischi dallo Stadium al momento del rientro negli spogliatoi delle due squadre.
Monologo nerazzurro e lo Stadium si svuota dopo poco più di un'ora
Tutto lascia pensare a una reazione della Juve, invece a inizio ripresa Kelly perde palla e l'Atalanta trova il 2-0. È il 47' quando De Roon recupera la sfera sulla trequarti e serve Lookman che conclude: deviazione ancora importante per Di Gregorio, palla sui piedi di Retegui, tiro stavolta respinto da Gatti. La terza conclusione, quella del capitano olandese, è però quella decisiva. Gasp perde un ottimo Cuadrado per un problema al flessore, ma i suoi ormai sono padroni assoluti del campo. Al 66' accelerazione di Kolasinac che, sulla riga di fondo, si inventa un colpo di tacco magistrale per Zappacosta. La difesa della Juve sta a guardare e l'esterno nerazzurro, con l'interno piede, finalizza l'azione infilando Di Gregorio per il 3-0. Pioggia di fischi da parte del pubblico di casa, la Vecchia Signora sembra non esserci più e lo stadio inizia già a svuotarsi. C'è ancora tempo tuttavia per la goffa caduta a metà campo del neo-entrato Vlahovic, che spiana la strada all'avanzata di Lookman per il definitivo 4-0 che chiude l'incontro al 77'. Dura contestazione a fine partita da parte dei tifosi della Juve, che domani dovrà guardarsi dalla Lazio in chiave Champions. L'Atalanta, invece, è a soli 3 punti dalla vetta.
Rivivi qui il live di TMW di Juve-Atalanta!
Retegui la sblocca, poi San Di Gregorio tiene viva la Juve
Mister Thiago Motta tiene fuori il grande ex Koopmeiners e recupera Yildiz dal 1', in attacco Kolo Muani viene favorito a Vlahovic. Sul fronte opposto Gasperini lancia invece l'altro ex Cuadrado nel tridente offensivo. Meglio la Dea nel primo tempo, anche se il primo squillo è di Thuram: il francese, servito da McKennie, stoppa e calcia sfiorando la traversa all'8'. I nerazzurri rispondono già al 9' con una bordata di Zappacosta, ma il pallone va fuori. Dopo la doppia fiammata iniziale, i ritmi di gioco si abbassano un po', così al 30' ci pensa Retegui a riaccendere la serata trasformando il rigore dello 0-1. Punito l'intervento col braccio di McKennie su colpo di testa di Djimsiti in area. Il portiere della Juve aveva intuito l'angolo, ma ciò non è bastato a evitare lo svantaggio. Nel recupero tripla occasione per la truppa di Gasperini, che prima coglie un palo con Lookman, poi vede lo stesso attaccante nigeriano costringere Di Gregorio al miracolo e infine Zappacosta impegnare al volo ancora l'ex Monza. La Juve resta viva ringraziando il suo estremo difensore, ma quanti fischi dallo Stadium al momento del rientro negli spogliatoi delle due squadre.
Monologo nerazzurro e lo Stadium si svuota dopo poco più di un'ora
Tutto lascia pensare a una reazione della Juve, invece a inizio ripresa Kelly perde palla e l'Atalanta trova il 2-0. È il 47' quando De Roon recupera la sfera sulla trequarti e serve Lookman che conclude: deviazione ancora importante per Di Gregorio, palla sui piedi di Retegui, tiro stavolta respinto da Gatti. La terza conclusione, quella del capitano olandese, è però quella decisiva. Gasp perde un ottimo Cuadrado per un problema al flessore, ma i suoi ormai sono padroni assoluti del campo. Al 66' accelerazione di Kolasinac che, sulla riga di fondo, si inventa un colpo di tacco magistrale per Zappacosta. La difesa della Juve sta a guardare e l'esterno nerazzurro, con l'interno piede, finalizza l'azione infilando Di Gregorio per il 3-0. Pioggia di fischi da parte del pubblico di casa, la Vecchia Signora sembra non esserci più e lo stadio inizia già a svuotarsi. C'è ancora tempo tuttavia per la goffa caduta a metà campo del neo-entrato Vlahovic, che spiana la strada all'avanzata di Lookman per il definitivo 4-0 che chiude l'incontro al 77'. Dura contestazione a fine partita da parte dei tifosi della Juve, che domani dovrà guardarsi dalla Lazio in chiave Champions. L'Atalanta, invece, è a soli 3 punti dalla vetta.
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