Fonseca, la sincerità (nel calcio) non paga mai…

Spero, un giorno, di incontrarlo da qualche parte, magari su una spiaggia deserta, e parlare di calcio con lui. Mi mancherà Paulo Fonseca, soprattutto mi mancherà il suo approccio al calcio o, meglio, all’ambiente del calcio. Abituato alle solite frasi fatte di tutti i protagonisti del carrozzone, in particolare a quelle, stucchevoli, degli allenatori, mi ha impressionato la sincerità dell’ex allenatore del Milan. Niente peli sulla lingua ma, in un italiano maccheronico (tanto di cappello per il coraggio, altri non avrebbero neanche provato a comunicare in lingua italiana), il suo pensiero, chiaro e semplice, senza filtri. Quando le cose non sono andate bene (purtroppo spesso), Paulo Fonseca non si è nascosto dietro alle classiche “motivazioni da allenatore che ha appena perso”. Lui ha spiegato il perché di ogni sconfitta, arrivando a puntare il dito anche su alcuni giocatori rei, secondo il suo parere, di non onorare la maglia rossonera al meglio. Attenzione, anche se non ci sono prove certe, il suo disappunto non era rivolto a due gregari della rosa ma alle due stelle più brillanti, ovvero Theo Hernandez e Leao (ripeto, almeno così è sembrato ai più).
Alla fine, nonostante un Derby vinto e un’impresa a Madrid, Paulo Fonseca è stato esonerato. Si è portato a casa una buonuscita di circa 1,7 milioni di euro. Anche qui, ci ha perso (in estate aveva sottoscritto un contratto sino al giugno del 2026) ma, grazie ad una clausola, il Milan ha potuto risparmiare un anno intero di stipendio (stagione 2025/26). Poco importa, il portoghese se ne è andato a testa alta. Tanti i tifosi che l’hanno salutato con rispetto perché, alla fine, lui la faccia l’ha sempre messa, a differenza di tanti altri nell’ambiente rossonero.
Purtroppo per Paulo Fonseca, questo ambiente fatica ad accettare chi comunica in maniera troppo sincera. Vali a tutti i livelli…
In tanti stanno puntando il dito contro la società (i tifosi della curva protestano ad ogni partita contro il patron Cardinale). In effetti, gli attuali dirigenti rossoneri avrebbero potuto, appunto, metterci la faccia come ha fatto Paulo Fonseca anche nella serata dell’esonero. Chissà, magari lo faranno a stretto giro…
Intanto l’attenzione si è spostata su Sergio Conceiçao, il nuovo tecnico del Diavolo. A mio parere, l’allenatore giusto per questo gruppo. Probabilmente arriva con qualche mese di ritardo ma l’ex Porto ne sa di calcio. Non sarà sincero come il connazionale Paulo Fonseca ma non ha filtri con i suoi giocatori. Adesso nessuno ha più alibi. Paulo Fonseca se li è portati via tutti nella sua valigia… Almeno quello, mi verrebbe da aggiungere…