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Motta e Conceicao avversari in campo ma con idee simili sul mercato: i due tecnici chiedono aiuto ai club. Il caso Kolo Muani ha dell'incredibile, ma la Juve non ha colpe. La Roma torna in corsa, e il futuro di Dybala è più aperto che maiTUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:03Editoriale
di Lorenzo Di Benedetto

Motta e Conceicao avversari in campo ma con idee simili sul mercato: i due tecnici chiedono aiuto ai club. Il caso Kolo Muani ha dell'incredibile, ma la Juve non ha colpe. La Roma torna in corsa, e il futuro di Dybala è più aperto che mai

Giornata cruciale per la Serie A. Questo sabato di gennaio, quando mancano ancora tantissime partite alla fine del campionato, sarà un bivio non decisivo ma importantissimo per il nostro campionato. Prima il Bologna di Italiano, poi, soprattutto, la sfida dell'Allianz Stadium tra Juventus e Milan e quella scudetto tra Atalanta e Napoli al Gewiss Stadium. Cinque squadre che puntano a obiettivi diversi ma che si sfideranno su piani paralleli, visto il pensiero tricolore di Conte e Gasperini e quello Champions di Thiago Motta e Sergio Conceicao. Partiamo però da questi ultimi. Le conferenze stampa di vigilia dell'allenatore bianconero e del portoghese hanno detto tanto sul fronte mercato. Praticamente in contemporanea dalle sale stampa di Torino e Milano, i due tecnici hanno chiesto aiuto al mercato. Più soft l'ex centrocampista di Inter e Genoa, che non aveva però ancora ben chiaro in mente cosa sarebbe successo di lì a poco su Kolo Muani, senza fronzoli invece l'ex Porto, che ha fatto capire, chiaramente, che la società sa benissimo di cosa ha bisogno. Non arriverà Rashford, ma si avvicina tantissimo Walker, con la dirigenza del Diavolo che avrà però un unico grande obiettivo. Regalare a Conceicao l'attaccante di cui ha bisogno.

Il caso Kolo Muani.
Ha invece dell'incredibile quello che è successo in casa Juventus sul fronte Randal Kolo Muani. Prima l'arrivo a Torino, poi le visite mediche di rito, successivamente le parole di Thiago Motta che sperava di averlo a disposizione già dalla gara di oggi contro il Milan, fino al ritardo, inizialmente incomprensibile, del comunicato dell'ufficialità del suo arrivo alla Juventus. Nel tardo pomeriggio svelato l'arcano: troppi prestiti in corso per il Paris Saint-Germain e l'impossibilità di concludere l'operazione che i bianconeri con la formula pattuita. Una cosa che nel calcio professionistico rappresenta un fatto veramente incredibile, ma è giusto specificare che in questo caso la Juventus non c'entri niente. Da Parigi avrebbero dovuto "tenere i conti dei prestiti", la dirigenza della Vecchia Signora, dopo aver trovato l'accordo, non poteva immaginare che potesse succedere una cosa del genere. L'operazione, almeno per il momento, non è in discussione, ma dovrà essere il PSG a trovare la soluzione, e i tempi si allungheranno, inevitabilmente.


La sfida scudetto.
Alle 20.45 al Gewiss Stadium andrà in scena invece la sfida scudetto tra Atalanta e Napoli. Niente conferenza stampa per Gasperini, che comunque non riceverà chissà cosa dal mercato, tante parole, specialmente sul caso Kvara, per Antonio Conte. Il tecnico salentino si aspetta un grande sostituto, che sia Garnacho o altro. Le sue parole sono state chiare, anche se nascoste da un sorriso apparso, per forza di cose, forzato in molti frangenti. Prima però ci sarà il campo e la rivincita da prendersi dopo lo 0-3 del Maradona di quattro mesi fa, quando la Dea annientò gli azzurri riportandoli sulla terra. Non ci sarà il georgiano, ufficialmente neo giocatore del PSG, ma nonostante questo Conte sa che potrà fare anche senza di lui.

Riecco la Roma.
In tutto questo ci sono comunque anche le altre. A partire dalla Roma, che si è presa punti fondamentali contro il Genoa. La strada è ancora lunga e in salita per Claudio Ranieri e i suoi, ma rispetto a quella che era nel giorno in cui il tecnico testaccino è tornato al timone dei giallorossi è cambiato il mondo. A partire da quello che riguarda Paulo Dybala e il suo futuro. Ancora è chiaramente presto per capire che cosa ne sarà dell'argentino ma se il suo addio, nel periodo Juric, sembrava una cosa scontata, il discorso adesso è diverso. Dopo la partita la Joya ha detto che il suo pensiero è solo verso la prossima partita ma le cose cambieranno ancora con il passare del tempo. Serviranno le vittorie, servirà raggiungere gli obiettivi, ma per il momento Ranieri sta compiendo un altro dei suoi miracoli.