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Il progetto a lungo termine di Motta, le emozioni di Vanoli. Le parole alla vigilia del Derby
Il Derby della Mole sarà una delle principali partite della 12esima giornata di Serie A. Alla vigilia della stracittadina, l'allenatore della Juventus Thiago Motta ha tenuto una lunga conferenza stampa. Riecco in versione integrale le parole dell'allenatore bianconero.
Che partita sarà?
"Le sensazioni sono buone, vedo la squadra bene con il solito giusto atteggiamento. C'è un'atmosfera speciale per noi e per i nostri tifosi e vogliamo dare il massimo per fare una grande partita".
Che pensa del derby?
"Sappiamo che la città lo vive in maniera intensa. Sono partite belle da giocare, esiste questa bella atmosfera speciale e le due squadre sono consapevoli dell'importanza. Dobbiamo fare il nostro massimo per portare la partita dalla nostra parte".
Come state fisicamente?
"Fisicamente molto bene. Abbiamo avuto tre giorni di recupero. Questo è importante e vedo molto bene la squadra. Ho fiducia in tutti. Domani entreremo al 200% in partita".
S'è rivisto Bonucci al centro d'allenamento
"Non abbiamo parlato del derby di domani, ma di tante altre cose in una prospettiva del suo futuro, ha appena fatto il corso d'allenatore. È stata una conversazione sul calcio e come sono le cose nel lavoro che possono essere diverse da calciatore. Lo conosco da tanto tempo perché abbiamo giocato in nazionale insieme. Per noi è stato un privilegio la visita di un calciatore importante per la Juventus".
Lei in passato ha giocato in Brasile in una squadra chiamata Juventus con le maglie granata...
"Non potevo immaginare sarebbe stato il mio derby, ma sono felice di viverlo, sono soddisfatto del mio momento personale. Ho giocato in una squadra che si chiamava Juventus con la maglia granata e sono stati bei momenti, bei tempi, ero ancora giovane e con grande voglia di giocare e voglia di diventare un professionista di calcio. Sono andato via a 15-16 anni e sono venuto subito in Europa. Oggi sono nel posto giusto nel momento giusto".
Ha avuto modo di conoscere la città?
"Onestamente per una scelta mia vivo poco la città. Però mi sento un privilegiato perché durante tutta la mia carriera ho avuto la fortuna di giocare in grandi squadre e di vivere in città bellissime. Oggi sono un privilegiato di essere in una grande squadra e vivere in una grande città. Sono stato fortunato".
Le caratteristiche per avere la fascia da capitano della Juve?
"Tutto. Deve avere tutto. La fascia è un qualcosa di straordinario, qualcosa da trasmettere, un esempio. Per questo questi calciatori l'hanno indossata, ho visto queste caratteristiche per fare da leader. Il capitano deve trasmettere quello che siamo in questo momento".
Come sta Douglas Luiz?
"Douglas è venuto per una mia richiesta a Lille, perché ho fatto una richiesta al giocatore e allo staff medico per accelerare il suo recupero. Ieri non si è sentito al 100% e ho deciso di non volerlo rischiare. Nico non sarà disponibile. Invece ci vorrà più tempo per Milik e Bremer. Anche Adzic ha avuto un piccolo problema ed è da valutare, gli altri tutti disponibili".
C'è un derby a cui sei particolarmente legato?
"Tutti i derby che ho fatto sono nel cuore, mi hanno dato sensazioni speciali. Stiamo bene, il passato conta pochissimo, conta domani quando l'arbitro fischierà e noi dobbiamo essere pronti a competere contro una squadra che vorrà competere. Una squadra molto pericolosa nelle ripartenze, noi siamo pronti e preparati, dobbiamo fare una grande partita per fare il risultato che vogliamo".
Locatelli sta giocando con una consapevolezza diversa, ci racconta qualcosa su di lui?
"Tutto merito suo perché ha avuto un momento di "difficoltà". Quando non giocava non era felice, non era contento. Gli può succedere anche nel futuro, ma spero di no perché vuol dire che sta molto bene. Nel caso deve reagire con positività, deve reagire se dovesse arrivare un altro momento di "difficoltà" con voglia di continuare a lottare e combattere: è tornato in squadra perché ha reagito nel modo giusto. Penso che possa fare anche meglio, è un ragazzo che ha voglia di giocare, ha una sana competizione con i suoi compagni in allenamento, cercando di dimostrare che è utile e capace di iniziare la partita ed è per questo che inizia le partite, perché se lo merita per il lavoro che fa, noi cerchiamo di accompagnarli, di aiutarli tutti. Però alla fine dobbiamo scegliere quelli che stanno meglio nel momento".
Domani sarà importante il tiro da fuori?
"Penso sia importante per tutte le squadre. I tiri da fuori sono un'arma importantissima soprattutto quando le squadre si difendono nella propria area di rigore. Noi dobbiamo sfruttarla nel momento giusto".
Quanto è soddisfatto della crescita della squadra?
"Molto soddisfatto anche se noi tutti possiamo dare qualcosa in più. Io per primo. Lo stanno facendo sia allenamento che in partita. Bisogna crescere anche fuori dal campo, perché noi dobbiamo fare qualcosa in più per non far sentire l'assenza di Bremer. Dobbiamo continuare così per provare a non far sentire la sua mancanza".
Chi ha più probabilità di giocare tra Perin, Vlahovic e Fagioli?
"Possono giocare come partire dalla panchina".
Si vede a lungo termine sulla panchina della Juve?
"Quando ho accettato non voglio essere di passaggio, voglio restare tanti anni qui, ma non penso a queste cose. Penso solo al mio quotidiano è quello che voglio fare, voglio fare il meglio che posso e qualcosa in più, quello che arriverà sarò contento e soddisfatto. Siamo sulla strada giusta".
Sempre nella giornata di ieri, c'è stata anche la conferenza stampa di Paolo Vanoli, allenatore del Torino. Vi proponiamo il botta e risposta integrale.
Come sta il gruppo?
"Bene, molto bene. Vissuta una bellissima settimana sapendo l'importanza della partita. C'è silenzio, è bello sentire la carica intorno al derby. Le motivazioni si trovano da sole".
Le sue emozioni al primo derby?
"Grandi, è una prima volta speciale".
Ha visto qualcosa di diverso negli occhi dei ragazzi?
"Assolutamente sì. Davanti a noi abbiamo la fortuna di vivere il presente e queste sensazioni, si provano poche volte. Nei ragazzi c'è voglia di scrivere una pagina importante".
Come sta Adams?
"Siamo stati fortunati, ha avuto una piccola elongazione e vediamo domani".
E se non ci fosse?
"Se non ce la farà, lo sostituiremo. Abbiamo più alternative, come Njie, Karamoh o Vlasic dietro la punta".
Come stanno i difensori?
"Prima ne prendevamo tanti, ora pochi...E' un percorso, ci stiamo arrivano piano piano. Il lavoro ha pagato per certi punti di vista, ora dobbiamo migliorare nei singoli e come collettivo. Nel calcio, tutte e due le cose devono andare sulla stessa strada".
Ha parlato con qualche tifoso in giro per la città?
"E' una settimana speciale, lo vivo all'interno con i magazzinieri, lo chef, tutti quelli che lavorano con noi. E' bello sentire i loro racconti, ho sempre usato la parola unire perché solo insieme puoi raccogliere queste emozioni".
In Italia è il suo primo derby: come si affronta questa Juve e questo passato con lo score negativo?
"Con lucidità e passione, queste sono le due parole importanti. Mente lucida e cuore caldo, è l'aspetto fondamentale. E dentro le partite dovremo affrontare i vari momenti contro un avversario importante".
Coco-Maripan-Masina è un assetto su cui puntare? O Walukiewicz è in linea con gli altri? Praticamente chiedo la formazione...
"Ho la fortuna di poter scegliere anche in base all'avversario e alle loro caratteristiche. Ci vuole anche continuità...Bisogna migliorare individualmente perché così migliora il collettivo. Ma nella fase di possesso e non possesso bisogna lavorare di squadre. L'errore ci può stare, poi bisogna vedere come reagisci. Nell'ultima partita abbiamo reagito bene".
Come si racconta un derby ai tanti stranieri?
"Cerco sempre di trasferire questa storia del Toro ai miei giocatori. Lo faccio quotidianamente con tutte le persone che lavorano intorno a noi, il bello della settimana è sentire loro e le loro emozioni che dovremo portare in campo".
Che tipo di attacco si aspetta dalla Juve e come pensa di reggere l'urto?
"E' stata costruita una squadra funzionale all'allenatore, con giocatori bravi sulle fasce nell'uno contro uno. Se li affrontiamo individualmente, loro hanno qualcosa in più: ecco perché bisogna affrontarli di squadra. Dobbiamo avere il coraggio di provare a scrivere una pagina importante con passione. Va oltre la tattica e alla qualità individuali"
C'è un derby della Mole che si ricorda?
"Su YouTube ho visto un derby che la Juve stava vincendo 2-0, quello del marzo '83...Mi sono emozionato, l'ho voluto vedere: preso il gol di Rossi su ingenuità difensiva. L'ho voluto guardare perché sul 2-0 era un Toro in difficoltà, ma che piano piano ha reagito ed è andato a vincere. Ed è stato veloce, tutto in tre minuti: è ciò che vorrò far vedere ai miei giocatori, reagire all'errore. E' la bellezza di una partita speciale. Io me lo sono visto, voglio far capire ai miei giocatori che cosa vuol dire"
Avete lavorato sui calci piazzati?
"Mi concentro ad ogni singola partita. Lavoro quotidianamente su tutti gli aspetti"
A Coco aveva chiesto di reagire dopo un errore, farà lo stesso con Maripan?
"Il discorso vale per tutti...I giocatori importanti devono avere sempre voglia di giocare, il riposo non esiste. Speriamo di non avere riposi forzati. Duvan deve riposare...(ride, ndr)"
Ha percepito cattiveria in settimana?
"L'obiettivo è arrivare a una costanza di prestazioni e coraggio, sono fasi che si vivono durante i momenti e che bisogna saper gestire. Nei 90 minuti ci sono più partite"
Ilic è rientrato con la Fiorentina: ha i 90 minuti?
"Sì"
Che partita sarà?
"Le sensazioni sono buone, vedo la squadra bene con il solito giusto atteggiamento. C'è un'atmosfera speciale per noi e per i nostri tifosi e vogliamo dare il massimo per fare una grande partita".
Che pensa del derby?
"Sappiamo che la città lo vive in maniera intensa. Sono partite belle da giocare, esiste questa bella atmosfera speciale e le due squadre sono consapevoli dell'importanza. Dobbiamo fare il nostro massimo per portare la partita dalla nostra parte".
Come state fisicamente?
"Fisicamente molto bene. Abbiamo avuto tre giorni di recupero. Questo è importante e vedo molto bene la squadra. Ho fiducia in tutti. Domani entreremo al 200% in partita".
S'è rivisto Bonucci al centro d'allenamento
"Non abbiamo parlato del derby di domani, ma di tante altre cose in una prospettiva del suo futuro, ha appena fatto il corso d'allenatore. È stata una conversazione sul calcio e come sono le cose nel lavoro che possono essere diverse da calciatore. Lo conosco da tanto tempo perché abbiamo giocato in nazionale insieme. Per noi è stato un privilegio la visita di un calciatore importante per la Juventus".
Lei in passato ha giocato in Brasile in una squadra chiamata Juventus con le maglie granata...
"Non potevo immaginare sarebbe stato il mio derby, ma sono felice di viverlo, sono soddisfatto del mio momento personale. Ho giocato in una squadra che si chiamava Juventus con la maglia granata e sono stati bei momenti, bei tempi, ero ancora giovane e con grande voglia di giocare e voglia di diventare un professionista di calcio. Sono andato via a 15-16 anni e sono venuto subito in Europa. Oggi sono nel posto giusto nel momento giusto".
Ha avuto modo di conoscere la città?
"Onestamente per una scelta mia vivo poco la città. Però mi sento un privilegiato perché durante tutta la mia carriera ho avuto la fortuna di giocare in grandi squadre e di vivere in città bellissime. Oggi sono un privilegiato di essere in una grande squadra e vivere in una grande città. Sono stato fortunato".
Le caratteristiche per avere la fascia da capitano della Juve?
"Tutto. Deve avere tutto. La fascia è un qualcosa di straordinario, qualcosa da trasmettere, un esempio. Per questo questi calciatori l'hanno indossata, ho visto queste caratteristiche per fare da leader. Il capitano deve trasmettere quello che siamo in questo momento".
Come sta Douglas Luiz?
"Douglas è venuto per una mia richiesta a Lille, perché ho fatto una richiesta al giocatore e allo staff medico per accelerare il suo recupero. Ieri non si è sentito al 100% e ho deciso di non volerlo rischiare. Nico non sarà disponibile. Invece ci vorrà più tempo per Milik e Bremer. Anche Adzic ha avuto un piccolo problema ed è da valutare, gli altri tutti disponibili".
C'è un derby a cui sei particolarmente legato?
"Tutti i derby che ho fatto sono nel cuore, mi hanno dato sensazioni speciali. Stiamo bene, il passato conta pochissimo, conta domani quando l'arbitro fischierà e noi dobbiamo essere pronti a competere contro una squadra che vorrà competere. Una squadra molto pericolosa nelle ripartenze, noi siamo pronti e preparati, dobbiamo fare una grande partita per fare il risultato che vogliamo".
Locatelli sta giocando con una consapevolezza diversa, ci racconta qualcosa su di lui?
"Tutto merito suo perché ha avuto un momento di "difficoltà". Quando non giocava non era felice, non era contento. Gli può succedere anche nel futuro, ma spero di no perché vuol dire che sta molto bene. Nel caso deve reagire con positività, deve reagire se dovesse arrivare un altro momento di "difficoltà" con voglia di continuare a lottare e combattere: è tornato in squadra perché ha reagito nel modo giusto. Penso che possa fare anche meglio, è un ragazzo che ha voglia di giocare, ha una sana competizione con i suoi compagni in allenamento, cercando di dimostrare che è utile e capace di iniziare la partita ed è per questo che inizia le partite, perché se lo merita per il lavoro che fa, noi cerchiamo di accompagnarli, di aiutarli tutti. Però alla fine dobbiamo scegliere quelli che stanno meglio nel momento".
Domani sarà importante il tiro da fuori?
"Penso sia importante per tutte le squadre. I tiri da fuori sono un'arma importantissima soprattutto quando le squadre si difendono nella propria area di rigore. Noi dobbiamo sfruttarla nel momento giusto".
Quanto è soddisfatto della crescita della squadra?
"Molto soddisfatto anche se noi tutti possiamo dare qualcosa in più. Io per primo. Lo stanno facendo sia allenamento che in partita. Bisogna crescere anche fuori dal campo, perché noi dobbiamo fare qualcosa in più per non far sentire l'assenza di Bremer. Dobbiamo continuare così per provare a non far sentire la sua mancanza".
Chi ha più probabilità di giocare tra Perin, Vlahovic e Fagioli?
"Possono giocare come partire dalla panchina".
Si vede a lungo termine sulla panchina della Juve?
"Quando ho accettato non voglio essere di passaggio, voglio restare tanti anni qui, ma non penso a queste cose. Penso solo al mio quotidiano è quello che voglio fare, voglio fare il meglio che posso e qualcosa in più, quello che arriverà sarò contento e soddisfatto. Siamo sulla strada giusta".
Sempre nella giornata di ieri, c'è stata anche la conferenza stampa di Paolo Vanoli, allenatore del Torino. Vi proponiamo il botta e risposta integrale.
Come sta il gruppo?
"Bene, molto bene. Vissuta una bellissima settimana sapendo l'importanza della partita. C'è silenzio, è bello sentire la carica intorno al derby. Le motivazioni si trovano da sole".
Le sue emozioni al primo derby?
"Grandi, è una prima volta speciale".
Ha visto qualcosa di diverso negli occhi dei ragazzi?
"Assolutamente sì. Davanti a noi abbiamo la fortuna di vivere il presente e queste sensazioni, si provano poche volte. Nei ragazzi c'è voglia di scrivere una pagina importante".
Come sta Adams?
"Siamo stati fortunati, ha avuto una piccola elongazione e vediamo domani".
E se non ci fosse?
"Se non ce la farà, lo sostituiremo. Abbiamo più alternative, come Njie, Karamoh o Vlasic dietro la punta".
Come stanno i difensori?
"Prima ne prendevamo tanti, ora pochi...E' un percorso, ci stiamo arrivano piano piano. Il lavoro ha pagato per certi punti di vista, ora dobbiamo migliorare nei singoli e come collettivo. Nel calcio, tutte e due le cose devono andare sulla stessa strada".
Ha parlato con qualche tifoso in giro per la città?
"E' una settimana speciale, lo vivo all'interno con i magazzinieri, lo chef, tutti quelli che lavorano con noi. E' bello sentire i loro racconti, ho sempre usato la parola unire perché solo insieme puoi raccogliere queste emozioni".
In Italia è il suo primo derby: come si affronta questa Juve e questo passato con lo score negativo?
"Con lucidità e passione, queste sono le due parole importanti. Mente lucida e cuore caldo, è l'aspetto fondamentale. E dentro le partite dovremo affrontare i vari momenti contro un avversario importante".
Coco-Maripan-Masina è un assetto su cui puntare? O Walukiewicz è in linea con gli altri? Praticamente chiedo la formazione...
"Ho la fortuna di poter scegliere anche in base all'avversario e alle loro caratteristiche. Ci vuole anche continuità...Bisogna migliorare individualmente perché così migliora il collettivo. Ma nella fase di possesso e non possesso bisogna lavorare di squadre. L'errore ci può stare, poi bisogna vedere come reagisci. Nell'ultima partita abbiamo reagito bene".
Come si racconta un derby ai tanti stranieri?
"Cerco sempre di trasferire questa storia del Toro ai miei giocatori. Lo faccio quotidianamente con tutte le persone che lavorano intorno a noi, il bello della settimana è sentire loro e le loro emozioni che dovremo portare in campo".
Che tipo di attacco si aspetta dalla Juve e come pensa di reggere l'urto?
"E' stata costruita una squadra funzionale all'allenatore, con giocatori bravi sulle fasce nell'uno contro uno. Se li affrontiamo individualmente, loro hanno qualcosa in più: ecco perché bisogna affrontarli di squadra. Dobbiamo avere il coraggio di provare a scrivere una pagina importante con passione. Va oltre la tattica e alla qualità individuali"
C'è un derby della Mole che si ricorda?
"Su YouTube ho visto un derby che la Juve stava vincendo 2-0, quello del marzo '83...Mi sono emozionato, l'ho voluto vedere: preso il gol di Rossi su ingenuità difensiva. L'ho voluto guardare perché sul 2-0 era un Toro in difficoltà, ma che piano piano ha reagito ed è andato a vincere. Ed è stato veloce, tutto in tre minuti: è ciò che vorrò far vedere ai miei giocatori, reagire all'errore. E' la bellezza di una partita speciale. Io me lo sono visto, voglio far capire ai miei giocatori che cosa vuol dire"
Avete lavorato sui calci piazzati?
"Mi concentro ad ogni singola partita. Lavoro quotidianamente su tutti gli aspetti"
A Coco aveva chiesto di reagire dopo un errore, farà lo stesso con Maripan?
"Il discorso vale per tutti...I giocatori importanti devono avere sempre voglia di giocare, il riposo non esiste. Speriamo di non avere riposi forzati. Duvan deve riposare...(ride, ndr)"
Ha percepito cattiveria in settimana?
"L'obiettivo è arrivare a una costanza di prestazioni e coraggio, sono fasi che si vivono durante i momenti e che bisogna saper gestire. Nei 90 minuti ci sono più partite"
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