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Buffon: "Qualche Nazionale ci è superiore, ma non dobbiamo piangerci addosso"
L’attuale capo delegazione della Nazionale Gigi Buffon ha parlato dal palco della Gigi Riva Football Week: "Dal primo incontro che ho avuto con lui c’è stata sintonia. Lui sempre riservato e coerente, era attratto dalle persone controcorrente e originali, così come ero io da giovane. Scherzavamo e me lo permetteva, forse aveva capito che avevo qualcosa dentro".
Sulla famosa discesa dal pullman di Gigi Riva nel giorno dei festeggiamenti al Circo Massimo post mondiale: "Non ricordo perché ero alticcio (ride ndr). Ma questa è una dimostrazione di coerenza, quando ha visto qualche politico che è voluto salire sul carro, lui è sceso dal pullman in uno dei suoi gesti. Tutto quello che non coincideva con lo sport, per lui era sgradito in quel momento. Cosa direi a Gigi? Se è orgoglioso di me, io ho raccontato la storia sua ai miei figli. La mia ultima partita della carriera è stata Cagliari-Parma, per me quello è stato il mio saluto".
Sugli Azzurri attuali: "Secondo me c’è qualche nazionale e qualche giocatore che esprime un talento superiore al nostro, ma noi siamo una Nazionale sopra la media. Non dobbiamo accampare alibi o piangerci addosso come facciamo da qualche tempo a questo parte e fare partite gagliarde".
Sul suo ruolo in Nazionale: "Mi ha insegnato a essere un punto fermo, mentre tutto si muove. Ci sono sempre dei momenti in cui la terra trema, la gente si incolpa e si accampano alibi. In quei momenti devi stare fermo e lucido, così la gente viene da te a chiedere consigli. Lui era una colonna, sempre e comunque".
Sulla famosa discesa dal pullman di Gigi Riva nel giorno dei festeggiamenti al Circo Massimo post mondiale: "Non ricordo perché ero alticcio (ride ndr). Ma questa è una dimostrazione di coerenza, quando ha visto qualche politico che è voluto salire sul carro, lui è sceso dal pullman in uno dei suoi gesti. Tutto quello che non coincideva con lo sport, per lui era sgradito in quel momento. Cosa direi a Gigi? Se è orgoglioso di me, io ho raccontato la storia sua ai miei figli. La mia ultima partita della carriera è stata Cagliari-Parma, per me quello è stato il mio saluto".
Sugli Azzurri attuali: "Secondo me c’è qualche nazionale e qualche giocatore che esprime un talento superiore al nostro, ma noi siamo una Nazionale sopra la media. Non dobbiamo accampare alibi o piangerci addosso come facciamo da qualche tempo a questo parte e fare partite gagliarde".
Sul suo ruolo in Nazionale: "Mi ha insegnato a essere un punto fermo, mentre tutto si muove. Ci sono sempre dei momenti in cui la terra trema, la gente si incolpa e si accampano alibi. In quei momenti devi stare fermo e lucido, così la gente viene da te a chiedere consigli. Lui era una colonna, sempre e comunque".
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