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La rivincita di Emery e Monchi. Aston Villa 1° in Champions ma non chiamatelo miracoloTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 12:42Calcio estero
di Michele Pavese

La rivincita di Emery e Monchi. Aston Villa 1° in Champions ma non chiamatelo miracolo

Tra pochi giorni festeggerà i due anni sulla panchina dell'Aston Villa e lo farà - forse, dipenderà dai risultati di stasera - da capolista della nuova Champions League. Se glielo avessero predetto, probabilmente Unai Emery non ci avrebbe creduto, anche se il tecnico di Hondarribia è uno specialista di Coppa avendo vinto ben 4 edizioni dell'Europa League

Il ritorno in Inghilterra era stato accompagnato da scetticismo e un po' di ironia per la scarsa padronanza della lingua, ma a 52 anni Emery sta dimostrando di essere un allenatore decisamente più maturo e affidabile rispetto a quello che lasciò l'Arsenal senza grossi rimpianti (almeno da parte dei londinesi) cinque anni fa. L'esperienza al Villarreal gli è servita per ritrovare quegli stimoli che stava perdendo dopo aver guidato due club che non gli hanno lasciato il tempo di lavorare come avrebbe voluto (PSG e appunto Arsenal). Emery è rinato in Spagna ma non ha esitato a lasciare il Submarino Amarillo quando gli si è presentata l'occasione di tornare in Premier. Un tradimento che i tifosi del Villarreal non gli hanno ancora perdonato ma che oggi iniziano a comprendere: la voglia di rivincita e di dimostrare il suo valore proprio dove era stato messo più in discussione era davvero troppo forte.


Così, dal 14esimo posto l'Aston Villa ha chiuso in settima piazza la Premier 2022/23, guadagnando anche l'accesso alla Conference League. Il click è scattato durante la scorsa stagione, in tre giorni indimenticabili: il 6 dicembre 2023 dominò il Manchester City, il 9 sconfisse l’Arsenal. Sei punti di platino, pesantissimi nella corsa al piazzamento Champions che sarebbe stato blindato qualche mese più tardi. Un miracolo, o forse solo il frutto di un progetto lungimirante e della competenza di manager e dirigenti. Anche perché Emery a Birmingham ha ritrovato l'amico Monchi, con cui ha condiviso tanti successi nel Siviglia; un binomio che è una garanzia per compiere un ulteriore passo in avanti e sognare in grande. Quello che sta facendo oggi l'Aston Villa, quarto in Premier e primo in Champions: per il Bologna non c'è stato scampo ma altre squadre, ben più attrezzate, sono cadute e cadranno sotto i colpi dell'armata dei Villains.