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Conte saluta Schillaci: "Emblema per noi del sud. Alla Juve gli davo del voi, tanto era il rispetto"
Il tecnico del Napoli Antonio Conte nella sua conferenza stampa odierna in vista del big match contro la Juventus ha voluto ricordare e salutare l'ex compagno Totò Schillaci, venuto a mancare nella giornata di ieri con i funerali che avranno luogo domani a Palermo. Questo il pensiero dell'allenatore azzurro:
"Prima di iniziare la conferenza vorrei rivolgere un pensiero a Schillaci: a soli 59 anni viene a mancare un calciatore e una persona, soprattutto per noi del sud, che è stato un emblema. E' una persona che ce l'aveva fatta ad arrivare in alto e per noi del sud era un grandissimo esempio, sono rattristato e dispiaciuto. Ho avuto la fortuna di giocare con lui alla Juventus, io avevo 21 anni e lui era un calciatore affermato. Il pensiero va alla famiglia, era un'ottima persona".
Un ricordo o aneddoto?
"Ce ne sono tanti... Io ero appena arrivato a Torino, arrivavo da Lecce, da persona del sud avevo molto legato con lui che si era reso disponibile. Io in quel momento, quando arrivai alla Juventus, per me erano tutti campioni. Ero talmente rispettoso che non gli davo neanche del lei, ma del voi. Per me lui era un idolo nonostante fosse una persona umile che si mise subito a disposizione".
"Prima di iniziare la conferenza vorrei rivolgere un pensiero a Schillaci: a soli 59 anni viene a mancare un calciatore e una persona, soprattutto per noi del sud, che è stato un emblema. E' una persona che ce l'aveva fatta ad arrivare in alto e per noi del sud era un grandissimo esempio, sono rattristato e dispiaciuto. Ho avuto la fortuna di giocare con lui alla Juventus, io avevo 21 anni e lui era un calciatore affermato. Il pensiero va alla famiglia, era un'ottima persona".
Un ricordo o aneddoto?
"Ce ne sono tanti... Io ero appena arrivato a Torino, arrivavo da Lecce, da persona del sud avevo molto legato con lui che si era reso disponibile. Io in quel momento, quando arrivai alla Juventus, per me erano tutti campioni. Ero talmente rispettoso che non gli davo neanche del lei, ma del voi. Per me lui era un idolo nonostante fosse una persona umile che si mise subito a disposizione".
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