
IL SANTO DELLA DOMENICA - IL PROGETTO VINCENTE DELLE RAGAZZE SIA DA ESEMPIO PER GIUNTOLI E SOCI. TUDOR, AVANTI TUTTA MA IL FUTURO E' ANCORA DA SCRIVERE.
Che brave le nostre ragazze. Sesto scudetto della loro storia, compattezza, unità e mentalità. Una storia da raccontare e celebrare con un grande complimento che va esteso alla società, la prima a credere in un progetto che sembrava difficile da portare avanti. Festeggiare fa sempre bene all’anima, vederlo fare da chi indossa la nostra maglia è una carezza al cuore. Un esempio da seguire che speriamo non resti isolato nei prossimi anni anche per quanto riguarda i nostri maschietti.
Sei scudetti in otto anni, ma soprattutto la capacità di saper ripartire quando il primo ciclo è finito. Si è cambiato allenatore, uno pratico e non un filosofo del nulla, si è rinnovato il gruppo, ma senza epurazioni, creando un mix perfetto tra giovani e senatrici. Verrebbe da dire esattamente il contrario di quanto accaduto alla Continassa, dove si è pensato alla teoria invece che alla pratica e dove l’identità bianconera sembrava un concetto da estirpare. Non a caso da una parte si vince e si festeggia, dall’altro ci si lecca le ferite e si punta ad un traguardo minimo come quello del quarto posto.
Tudor ha portato semplicità e identità, compattezza e unità, puntando, questo è vero, su un gruppo di 14/16 giocatori che al momento hanno portato risultati. Qualcuno è scontento: ce ne faremo una ragione, la maglia viene prima di tutto e Tudor fa bene ad andare avanti per la sua strada. Allenatore e non traghettatore, concetto giusto e limpido. Ma su questo dovrà essere la società a fare chiarezza, prendendosi tutto il tempo possibile perché questa volta non si può sbagliare scelta. Errare è umano, perseverare diabolico, Giuntoli ed i suoi collaboratori non dovranno guardare solo in una direzione stavolta magari dovranno anche ascoltare consigli e suggerimenti. Si lavora tutti per il bene della Juventus, e veti o simpatie e antipatie si debbono mettere da parte.
Se veramente Chiellini avrà un ruolo più importante non potrà che essere un appoggio in più nel rendere sempre maggiormente solida la società. Le chiacchere sul futuro ci saranno, oggi domani e dopodomani, è un fardello con il quale Tudor dovrà fare i conti. Ma il gigante croato è uomo di campo, pratico solido e juventino, ha dalla sua un solo obiettivo, rendere la stagione meno fallimentare di quello che comunque sarà. E ovviamente non per sue responsabilità.
Abbiamo inaugurato il nuovo ciclo con un motto che ci era piaciuto tantissimo, il Noi al posto dell’Io, ma ci siamo resi conto che cammin facendo è rimasto solo uno slogan e niente più. I modelli da seguire sono sempre quelli vincenti. Ecco Giuntoli e soci diano un’occhiata a quanto è stato fatto con le nostre ragazze. Potrebbero trarre degli spunti importanti….







