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tmw / juventus / Il punto
ABBIAMO PERSO TUTTI, MA IL QUARTO POSTO VA BLINDATO. LA SQUADRA ABBIA LA DIGNITA' DI RICONQUISTARE I TIFOSITUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:01Il punto
di Alessandro Santarelli
per Tuttojuve.com

ABBIAMO PERSO TUTTI, MA IL QUARTO POSTO VA BLINDATO. LA SQUADRA ABBIA LA DIGNITA' DI RICONQUISTARE I TIFOSI

Abbiamo perso tutti. La stagione non è finita e il quarto posto deve essere un obbligo per la squadra e per chi la guida, ma ad oggi abbiamo perso tutti. E sapete perché? Perché a metà marzo ci ritroviamo esattamente come un anno fa a parlare del nuovo allenatore a fare nomi più o meno suggestivi, a dividersi sulla soluzione migliore, insomma si pensa solo ed esclusivamente a ripartite. Chi vorrebbe Conte, chi preferisce Gasperini, chi azzarda Mancini e chi sobbalza al nome di Pioli. Abbiamo perso tutti, perché il progetto sembra svanito sotto i colpi delle umiliazioni ricevute nello spazio di poco tempo, dall’eliminazione con il Psv, dalla vergognosa prova contro l’Empoli fino alle picconate dell’Atalanta venuta a banchettare allo Stadium, infliggendo una lezione di calcio alla Juve e ai suoi tifosi. Abbiamo perso tutti, perché vedere uno stadio che si svuota a venti minuti dalla fine della partita fa male, anzi fa molto male. Cosi come brucia sentire attorno a questa squadra e aggiungerei società, una disaffezione che comprendo ma non giustifico. Comprendo perché la delusione è enorme, in tutti, forse al netto di aspettative eccessive, non giustifico perché adesso la maglia bianconera, e sottolineo la maglia, ha bisogno del nostro appoggio per raggiungere il traguardo minimo ma che è fondamentale per ripartire ancora una volta senza dover ridimensionare e vendere prima di acquistare.

Motta sembra camminare su un filo molto sottile, la fiducia nei suoi confronti da parte dei tifosi e degli addetti ai lavori è al minimo, tanto che nel corso della conferenza stampa, l’ex tecnico del Bologna si è giocato la carta della proprietà che “ in settimana, le sue parole, mi ha fatto sentire la propria vicinanza” Giusto cosi, perché anche la proprietà è responsabile esattamente quanto il direttore Giuntoli e i suoi collaboratori della scelta fatta lo scorso giugno e dunque scendere dal carro Motta adesso non è per niente corretto. Qualcuno, all’interno della società, sembra lontano anni luce ormai dall’allenatore, che pare sempre più lasciato al suo destino.

Scenario già visto, con la differenza però che non tutti hanno le spalle larghe per restare asettici dal mondo che lo circonda. E qui c’è ancora una stagione da finire con un obiettivo minimo da portare a casa prima di tirare le somme. Firenze sarà uno snodo cruciale. Ci aspettiamo una reazione quantomeno di orgoglio e dignità per dimostrare al popolo juventino che dentro la squadra esiste ancora un minimo di identità. Poi arriverà la sosta e uno sprint finale da vivere tutto di un fiato concentrati sul presente ma con un occhio molto vigile sul futuro. Perché oggi abbiamo perso tutti, ma tutti e non solo l’allenatore, sono sul banco degli imputati. Nessun processo ci mancherebbe, ma l’obbligo, si avete letto bene, l’obbligo, di non sbagliare più le scelte. Ne avremo modo di parlare e di scrivere. Ora restiamo concentrati sulla Toscana da dove ci auguriamo, in tutti i sensi visto le ore drammatiche che hanno preceduto questa partita, possa uscire un bel raggio di sole