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tmw / juventus / Editoriale
Juve, Thiago resta (per ora) ma la fiducia non è infinitaTUTTO mercato WEB
Oggi alle 03:15Editoriale
di Antonio Paolino
per Bianconeranews.it

Juve, Thiago resta (per ora) ma la fiducia non è infinita

Dopo la sconfitta interna con l'Atalanta arriva anche l'umiliante ko di Firenze. Giuntoli conferma Motta, ma la fiducia non andrà oltre il Genoa

I fatti ci dicono che la Juventus ha steccato anche il secondo appello di riparazione: dopo il poker dell'Atalanta è arrivato l'umiliante ko in casa della Fiorentina. Una sconfitta ancora più dolorosa perché subita senza mostrare compattezza e quel minimo carattere che una squadra, seppur in costruzione e apparentemente schierata ancora con l'allenatore, deve avere per non sprofondare sotto le macerie delle proprie responsabilità. Uno per tutti, tutti per uno non sembra però essere il motto adatto per spiegare il momento e soprattutto la via d'uscita. Una situazione dura da accettare e allo stesso tempo da spiegare fuori e dentro lo spogliatoio. I tifosi si sentono traditi e chiedono, un po' da tutte le parti, la testa dell'allenatore. I giocatori non si schierano, ufficialmente, provando a far scattare quella scintilla vago ricordo delle cinque vittorie consecutive neppure troppo lontane nel tempo. Poi c'è chi, in estate, ha dato il via alla rivoluzione convinto di poter raggiungere a mani basse almeno un piazzamento champions. Infine c'è Motta trincerato nelle sue più radicali convinzioni. Non un passo indietro, senza farne fare neppure mezzo in avanti ad una squadra chiaramente in confusione

Soluzioni – La Juve non si è mai trovata in una situazione così delicata. E con così tanta inesperienza attorno. Motivo per cui nessuna soluzione sembra essere la più giusta da prendere, soprattutto a caldo e senza aver avuto la possibilità di confrontarsi con una proprietà che di spese non ne vorrebbe aggiungere e alla quale erano state garantite ben altre certezze dopo la fiducia – diplomatica – riposta nell'allenatore nei giorni scorsi. Le “dieci” giornate di Motta sono diventate 9 e potrebbero non scalare all'indietro se non arriverà un successo, anche solo brutto e sporco, contro il Genoa alla ripresa del campionato dopo la sosta. Questo è quanto trapela dalla stanza dei bottoni, dopo che ne sono saltati diversi per le figuracce congiunte di Ferrari e Juventus. Insomma, una domenica da dimenticare in cui far sbollire prima di tutto la rabbia. 

Responsabilità – La situazione è al limite e paga l'inesperienza di tutti. Ci sono però gradi diversi di responsabilità. Andiamo per ordine. La società voleva abbassare il monte ingaggi, accettando di limitare la competitività per almeno un anno o due, ma mai avrebbe immaginato di rischiare così tanto da dover già mettere in discussione la gestione tecnica. Giuntoli ha commesso sicuramente degli errori, ma l'allenatore avrebbe potuto evitarsi qualche grana provando a spiegare alla squadra un calcio più semplice, nei ruoli e nei compiti. Anche perché, direbbero i maestri, questa non è ancora una “squadra”. Non si potrà buttare via tutto e non si dovrà scegliere su quale testa sarà più facile far cadere la ghigliottina, mentre sarà invece necessario, immaginiamo a muso duro, spiegare che il periodo degli esperimenti è terminato e chi non lo capirà si metterà fuori dal progetto da solo. La Juve prima di tutto e di tutti