
Quattro giorni fa era l'inferno o quasi. Ora le cose possono davvero cambiare (quasi incredibilmente)
Dopo la sconfitta contro l'Empoli, in Coppa Italia, se ne sono sentite di ogni. Thiago Motta che doveva essere esonerato e che il quarto posto non può essere un obiettivo. Che la squadra era completamente da rifare per un'altra volta. Che i dirigenti dovevano andarsene via tutti. Che la Juventus non era più uan squadra da vittorie. Forse è tutto giusto, per come abbiamo visto la stagione. Fuori in Supercoppa Italiana contro il Milan, fuori in Champions ai playoff contro il PSV Eindhoven, fuori in Coppa Italia contro l'Empoli. Di fatto sei superiore a tutte queste squadre, eppure sei stato eliminato senza possibilità di appello.
Quasi incredibilmente la Juventus ha perso solo una partita in campionato, diventando ora un avversario vero per tutti. Perché per la prima volta è arrivato un filotto da cinque partite vinte consecutivamente: l'ultimo era due, al massimo, poi sempre pareggi. Ora gli avversari saranno Atalanta e Fiorentina, per le prossime due che diranno se c'è davvero spazio per sognare. Dall'inferno al Paradiso il passo sembra davvero troppo breve, ma almeno è un Purgatorio che potrebbe regalare sia l'uno sia l'altro.
Perché il quinto posto è più vicino del terzo, così come del secondo e del primo. Però, a undici partite dalla fine, sono tutti lì, in un immenso ciapanò che ha portato Inter, Napoli e Atalanta a contendersi lo Scudetto per tre punti. E la Juventus, grande outsider da oggi in poi, come la Cenerentola che arriva al ballo senza una scarpa, perdendo anche l'altra. Ma le cose ora possono davvero cambiare, in meglio e quasi incredibilmente.







