
Alla Juve piacciono i gioielli di casa Atalanta. Ma non per essere leader
Ademola Lookman, Ederson e Mateo Retegui domenica saranno avversari, prossimamente magari no. Per motivi diversi sono tre giocatori che piacciono (molto) alla Juve, ma il mercato non deve ruotare intorno a loro. Come successo a Koopmeiners, transizione ancora in atto dopo mesi, un calciatore che arriva dall'Atalanta non può avere la stessa forza, soprattutto dal punto di vista mentale, di chi arriva dal Paris Saint Germain ed è abituato a giocare finali di Coppa del Mondo.
Per questo Kolo Muani ha avuto bisogno di poco adattamento, mentre Koopmeiners per mesi è stato il bersaglio facile. Chi arriva da Bergamo può e deve essere aspettato, potendo dare anche ottimi risultati, ma con la calma e con pressioni minori dell'essere leader per forza, come capitato a Teun. Era successo anche a Kessie, nel suo periodo al Milan: un anno così così, poi idolo della tifoseria. Mancini e Cristante giocano a Roma da anni su buoni livelli, Bastoni all'Inter ha avuto un anno di apprendistato ma era arrivato come un giovane, Romero invece era già pronto, ma in Premier quando ti pagano 50 milioni sei appena sopra la media.
Lookman costa una cinquantina di milioni, Ederson 60, Retegui di più. Con queste cifre è ovvio che le aspettative siano altissime, ma la Juventus ha trovato il suo uomo copertina per la prossima estate, cioè Kolo Muani. Poi il resto sarà (quasi) contorno.







