
Orlando Urbano a RBN: "C'è sempre una caccia al colpevole. Sono cresciuto con dei valori alla Juve"
La situazione in casa Juventus è delicata, impegnativa, paradossale e infausta. Quanti aggettivi per definire un momento che varia in base all'andazzo delle settimane e all'esito delle partite. Le tante voci che girano attorno al mondo bianconero, dal cambio di guida tecnica fino a quello all'interno della dirigenza, mettono sotto pressione un ambiente già fortemente destabilizzato dopo la doppia uscita da Champions e Coppa Italia a distanza di pochissimo tempo e dimostrano quanto sia fragile una società che fino al 2020 era una delle migliori in Europa. "C'è sempre la caccia al colpevole, se non è l'allenatore è il direttore, se non è il direttore è la società. E' chiaro che nei momenti di difficoltà criticare è più facile. Io sono cresciuto con dei valori nella Juventus e sono per il proteggersi l'uno con l'altro creando un gruppo" spiega ai microfoni di RBN Cafè su Radiobianconera Orlando Urbano, ex giocatore bianconero e attuale dirigente. "Quando i risultati non arrivano è difficile dare questa immagine ed ecco perchè i tifosi ora cerchino qualcuno che ci metta la faccia. Da addetto ai lavori dico che in questi momenti è importante chiudersi a riccio e fare gruppo, cercando di costruire qualcosa insieme giorno dopo giorno. Vero che la società no ci ha messo la faccia direttamente, ma si è affidata a persone di valore come Giuntoli e altri che ora hanno il compito arduo di ricompattare l'ambiente.
Questa squadra non ha ancora un'identità? Sono di cuore bianconero e mi sento di dire una cosa: non ci dimentichiamo degli infortuni e dei periodi in cui era difficile proporre una distinta con più di 15 giocatori. Se non hai gli interpreti è difficile fare cosa hai provato nelle settimane o nella preparazione. E' stato sempre un doversi incastrare ancora una volta e una volta ancora, quindi bisogna essere obiettivi nelle cose e capire i momenti. I giocatori quando rientrano non possono dare tutto subito. Le critiche devono essere costruttive: la Juve è la squadra con meno sconfitte in campionato anche se quella con l'Atalanta scotta. E su Palladino vi dico..."
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