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THIAGO MOTTA a Sky: "Col Venezia gara diversa dal City, vi spiego perché. I tifosi possono esprimere le loro emozioni ma adesso dobbiamo restare uniti"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 23:33Primo piano
di Rosa Doro
per Tuttojuve.com

THIAGO MOTTA a Sky: "Col Venezia gara diversa dal City, vi spiego perché. I tifosi possono esprimere le loro emozioni ma adesso dobbiamo restare uniti"

Thiago Motta a Sky Sport dopo il 2-2 contro il Venezia:

Come si spiega questa partita?
"Non abbiamo fatto una buona prestazione stasera, si vede dal risultato. Abbiamoa ffrontato una squadra che ha difeso molto bene ma noi sicuramente dobbiamo fare meglio, anche se non c'era la partita contro il City con questa gara e lo avevo detto anche prima della gara. ogni partita ha la sua storia, emotiva, di responsabilità e oggi non possiamo essere contenti della prestazione e del risultato".

Cosa non ti ha soddisfatto della prestazione: di solito contro queste squadre quando vai in vantaggio diventa più semplice?
"Di solito sì ma per noi no. E' il salto che dobbiamo fare, abbiamo portato la gara dalla nostra parte con l'1-0 allora dobbiamo continuare ad andare avanti, a trovare soluzioni in attacco per chiduere la partita ma non lo abbiamo fatto e abbiamo permesso all'altra squadra di tornare in partita".

Cosa è successo tra Vlahovic e i tifosi? Dove si può migliorare anche in questo?
"I tifosi hanno la libertà di esprimere le loro emozioni e le loro senzazioni. Quando finisce la partita gli stessi giocatori sono i primi che vogliono vincere e cambiare le cose, ma per me non esiste il momento. Succede, non è la prima volta e non sarà l'ultima. Noi dobbiamo essere uniti e continuare ad andare avanti, per il bene della Juventus e della squadra, vogliamo tutti cambiare questa situazioni e i giocatori sono i primi a volerlo. Ripeto, i tifosi sono liberi di esprimere le loro sensazioni ma è il momento di rimanere uniti e insieme per cambiare questa situazione perché possiamo farlo".

Tre picchi di grande gioco contro Lipsia, Inter e City e poi avete pareggiato contro Cagliari, Parma e Venezia. Sono troppi casi isolati per non pensare ad una costante?
"E' la nostra realtà oggi, quelle tre gare sono state completamente diverse a quelle fatte dopo. E' quello che sto cercando no di giustificare, perchè non esistono giustificazioni in questo momento, ma quelle gare sono state aperte contro squadre avversarie che dovevano prendere la responsabilitò di prendere l'iniziativa per vincere, mentre oggi è stato diverso. Non è una giustificazione, è una realtà oggi: dopo il vantaggio dobbiamo continuare ad attaccare e avere fiducia nei compagni per chiudere la partita e non aspettatre che passi il tempo per vincere 1-0. Contro determinate squadra vedi questa cosa non puoi farla perché loro continuano ad attaccare e a cercare il risultato. E' la nostra realtà oggi e dobbiamo migliorare". 

Perché McKennie lì e Koopmeiners sulla trequarti e non il contrario?
"Io li vedo tutti i giorni, li vedo allenare, vedo le partite e come stanno insieme e oggi dovevano giocare in questo modo con la libertà di cambiare posizioni perché la nostra caratteristica è giocare con tanti movimenti e dinamiche che devono fare i nostri centrocampisti per creare difficoltà agli avversari e non rimanere in maniera statica".