
Vaciago: "Quello delle Women è un trionfo molto juventino"
Sulle colonne di Tuttosport, il direttore Guido Vaciago ha commentato il successo delle Women, che battendo venerdì il Milan hanno conquistato il loro sesto Scudetto in nove anni di storia: “C’erano tutti gli indizi di un fine ciclo: due secondi posti in due stagioni storte, mugugni dell’ambiente, un calo dell’entusiasmo dopo un quinquennio di trionfi dati sempre un po’ troppo per scontati. Insomma, un problema tipicamente juventino – scrive – È per questo che serviva una soluzione altrettanto juventina. Non partire, per esempio, dai grandi nomi, ma dalle grandi persone; dai valori umani prima che dalle diagonali; da un calcio concreto senza quella pretesa di reinventare il pallone che striscia tra panchine e salottini social senza collezionare molti trofei. E così la Juventus è tornata a vincere e ha rilanciato il ciclo con un’equilibrata miscela di nuovi arrivi e di chi è lì da anni.
Quella delle Women è una storia tanto breve quanto gloriosa, ma Bonansea, Gama, Rosucci, Salvai, Boattin, Girelli e Caruso la incarnano in modo esemplare, creando il tessuto su cui ragazze come Kullberg e Bennison (così come gli acquisti di gennaio) si sono potute innestare perfettamente. E Canzi, accolto con qualche scetticismo perché privo di grande nome e idee modaiole, si è invece rivelato il tecnico giusto per rimpastare la Juventus, senza snaturare nulla, correggendo gli errori del recente passato, conservando i punti di forza. Alla fine ne è uscita una Juventus di juventine, pensata da uno juventino, come Stefano Braghin, da 13 anni in società, da 8 alla guida delle Women, nei quali ha festeggiato 6 scudetti e 3 coppe Italia. Una cosa molto juventina”.







