
MRFRANCK73- TRISTE GUARDARE LE PARTITE DEGLI ALTRI SPERANDO CHE PERDANO.
Caro Francesco, il dibattito è acceso. Siamo nei guantoni di TEK per impedire che i nostri avversari- odiatori vincano la coppa. Ho dato un'occhiata al Bayern che abbiamo affrontato noi e che ci eliminò ai supplementari al termine di un doppio confronto quantomeno controverso, diciamo così, dal punto di vista arbitrale. Diciamo che non ci ha girato particolarmente bene e i nomi di quella squadra rapportati a quella che ha affrontato l'Inter adesso effettivamente fa riflettere. Purtroppo, questo fa parte di quella sofferenza che noi tifosi juventini siamo costretti a sopportare. Oltre agli scarsi risultati sul campo nostri, ci tocca vedere anche quello che succede alle fortune delle altre. È capitato anche nel 2006, anzi nel 2006 forse era anche peggio. Quindi che dobbiamo fare? Sono momenti così, bisogna stare in trincea.
Gufare è un divertimento, è tifo chiaramente contrario ma solo per divertirsi, in mancanza d’altro. Chiaramente, io non ho visto né la partita con il Bayern né quella dell'andata, proprio per evitare sofferenze. Anche per me è un po’ triste ritrovarmi a guardare le partite degli altri sperando che perdano. Però anch'io speravo che passassero i tedeschi.
Io guardo e ripenso a come siamo usciti noi per colpa nostra e anche degli errori arbitrali. La finale che ti è rimasta sul gozzo? Eh, mi costringi a fare un elenco triste. Sicuramente l’Amburgo è qualcosa di incredibile. La Juve era uno squadrone. Uno squadrone che io penso che nemmeno ai giorni d'oggi ci potrebbe essere una squadra rapportabile a quella Juve lì perché aveva sei campioni del mondo. Aveva Platini, Boniek, Bettega. Era veramente uno squadrone e perse contro una squadra modesta perché l'Amburgo era modesto. E poi c'è quella col Dortmund. Poi quella col Milan persa con il nostro miglior giocatore squalificato Che poi dall'anno dopo hanno cambiato la regola delle diffide e quindi l'anno dopo quella finale l'avrebbe giocata. Però fa parte di quelle cose che “se una cosa deve andare storta in Champions a noi va storta”. Io in Champions ormai sono fatalista. Vado allo Stadium, tifo, sicuramente soffro, però mi aspetto sempre che da un momento all'altro arrivi la fregatura perché fa parte della nostra storia. Non mi ci far pensare, meglio stare concentrati su questo finale di campionato dove siamo tornati a tifare la squadra. Con il Lecce è stato sicuramente uno dei più caldi di questa stagione. Merito dell'allenatore. Sicuramente c'è la voglia di avere un allenatore più empatico anche verso la tifoseria e vederlo nel riscaldamento pre partita in mezzo al campo a seguire la squadra è qualcosa che anche il tifoso da fuori nota. Comunque stiamo calmi perché ancora non si è fatto niente. Al momento si è vinto due partite in casa con Genoa e Lecce che erano due partite ampiamente alla nostra portata. Una partita difficile a Roma si è pareggiata e si poteva fare qualcosa di più e rimane sempre quel rammarico che c'era anche con l'allenatore precedente di poter fare qualcosa in più. Questa però è una squadra che ha fatto vedere di essere più verticale e più improntata a concludere in porta rispetto a quella di prima. Vediamo se questa crescita ci sarà anche col Parma perché il salto ci deve essere. Parma è la classica partita che con il vecchio allenatore non avresti vinto, avresti pareggiato. Ricordiamoci quanto ci ha fatto soffrire nella gara d'andata e quindi il salto di qualità ci deve essere adesso.
Sei fiducioso? Io credo che a Parma facciamo tre punti.BUONA PASQUA!







