
Rosetti (UEFA): "L'applicazione del VAR non è ancora perfetta. Ecco il nostro obiettivo"
Roberto Rosetti, direttore generale della UEFA per il settore arbitrale, ha parlato del VAR: "L'uniformità è la chiave dell'arbitraggio e del VAR, che ormai totalmente integrato nell'arbitraggio. Il nostro obiettivo è quello di avere lo stesso metro di giudizio in ogni partita, non solo nelle competizioni UEFA ma anche in quelle nazionali".
E sul simposio che si terrà in Portogallo e a cui parteciperanno la FIFA, la UEFA, l'IFAB, le federazioni nazionali, le leghe, i club, gli allenatori, gli arbitri, i giocatori e i tifosi, insieme a esperti di tecnologia e comunicazione ha detto: "Questo non è solo un incontro, è una pietra miliare molto importante per il calcio, il primo incontro al mondo sul VAR. Stiamo in qualche modo plasmando il futuro del VAR e anche del calcio. Dobbiamo trovare il giusto equilibrio nella comunicazione per essere trasparenti nel modo giusto, non mostrando ogni singola decisione, ma dando a tutte le parti interessate gli strumenti giusti per leggere e capire ogni situazione. La tecnologia funziona molto bene quando si tratta di decisioni oggettive o fattuali, ovvero se la palla è dentro o fuori, o in fuorigioco. Quando parliamo di interpretazioni, è più difficile - è un problema che non si pone nel tennis o nella pallavolo - ma nel calcio c'è un margine di applicazione coerente del Regolamento tra due estremi, e il nostro compito è ridurre questo margine".
Mentre in generale sulla tecnologia ha affermato: "L'impatto del VAR è stato assolutamente positivo. Dobbiamo ricordare che si tratta di un progetto ancora giovane e che è molto forte in termini di accuratezza delle decisioni e di protezione dei giocatori: falli gravi e comportamenti violenti sono ormai molto rari nel calcio ai massimi livelli. Tuttavia, sappiamo che l'applicazione del VAR non è ancora perfetta. Ci sono ancora margini di crescita, ma è stato estremamente positivo per il calcio ed è impossibile tornare indietro".







