Era molto più facile del pensabile mettere in campo questa Juve

Con molta sincerità sento l'obbligo di esternare un pensiero tanto semplice che di più non potrebbe essere. Mettere questa Juventus in campo, sebbene in via di completamento per ritornare tra i grandi d'Europa, era molto più semplice di quanto troppi hanno pensato detto e ripetuto fino alla noia per nove mesi. Ripetendo che la squadra sarà senz'altro completata nella Rosa e nelle gerarchie, è bastato farle indossare il vestito sartoriale giusto per rivedere la Juventus tradizionale che approccia ogni gara con la personalità della sua lunghissima Storia. Poteva anche andare meglio all'olimpico di Roma contro una squadra vincente da sette turni ma va bene così considerando che l'incertezza del finale di stagione è troppo alta per previsioni ottimistiche o peggio allarmistiche. Da ieri sera un 3 5 1 1( rivisitato durante la gara a seconda delle fasi più o meno delicate) dà un senso maggiore di ottimismo sia nel vedere la squadra in campo che nel comprendere , come in tutti i lavori o professioni della vita, la intelligenza o se vogliamo la flessibilità è molto più importante dell'aspetto tecnico "senso strictu". Vale da sempre e per sempre che gli addetti al campo come tecnici e staff intero debbano saper adattarsi con elasticità alle caratteristiche degli atleti a loro affidati per raggiungere obiettivi. Questo si gridava dai tempi di Sacchi con Van Basten e Baggio.

Non l'ho inventata io. Fino a luglio saprò mantenermi sereno in attesa di una estate particolare lasciando ad altri rimpianti confronti e tanti discorsi compiaciuti ed un pò saccenti. Io tifo e spero in Tudor e nella Juventus insieme senza cadere nelle banalità tipiche non solo del calcio quanto purtroppo della vita attuale in generale. Non me ne voglia nessuno per non essere capace o voglioso di innescare polemiche e veleni. Sono in tanti a farlo senza cognizione di causa. Buona settimana