
Juve, esonero Motta rimandato? Il club valuta un'operazione shock!
La Juventus e Thiago Motta sembrano ormai avviati verso il divorzio, ma la separazione non sarà immediata. Secondo La Gazzetta dello Sport, l’addio potrebbe consumarsi in modo graduale, con il tecnico ancora sulla panchina bianconera alla ripresa del campionato, il 29 marzo contro il Genoa. Un addio inevitabile, ma che va gestito con attenzione, soprattutto dal punto di vista finanziario.
Juve-Motta, una separazione costosa
Il direttore tecnico Cristiano Giuntoli ha confermato Motta dopo la sconfitta con la Fiorentina, una mossa dettata sia dalla necessità di prendere tempo per valutare il da farsi, sia dai vincoli economici del club. Esonerare l’allenatore ex Bologna, infatti, avrebbe un costo significativo: Motta ha firmato un triennale da 5 milioni netti a stagione e l’accordo prevede una clausola di break payment che scatterebbe in caso di separazione anticipata.
La contromossa "shock" di Giuntoli
In pratica, la Juventus dovrebbe versare circa 15 milioni di euro per liberarsi di lui e del suo staff, una spesa che il club preferirebbe contabilizzare nel trimestre aprile-giugno, una mossa ad hoc per poi bilanciarla con una cessione in estate. Ecco perché l'operazione esonero tentenna un attimo. Per la Juventus, la scelta del successore di Motta non è solo una questione tecnica, ma anche finanziaria. Il club deve muoversi con attenzione per evitare di appesantire ulteriormente un bilancio già sotto osservazione.
L'attesa del Mancio
L'attesa potrebbe dunque protrarsi ancora per qualche tempo, ma la sensazione è che il futuro di Motta sia ormai segnato. In questo scenario, il nome di Roberto Mancini prende sempre più quota. L’ex ct della Nazionale sarebbe disposto ad accettare un incarico di quattro mesi, con rinnovo automatico in caso di qualificazione in Champions League. Un’opzione che intriga la dirigenza, che però tiene aperta anche la pista Igor Tudor, più economico e già rodato nell’ambiente bianconero.







