Mangifesta a RBN: "Tudor ok, ma serve Conte. Juve prendi Carnevali"

La Juve continua il lavoro in vista della sfida di domenica contro la Roma allo Stadio Olimpico. Cambiaso e Douglas Luiz ieri si sono allenati ancora  parte, ma Tudor dovrebbe averli a disposizione. La qualificazione in Champions League è imprescindibile per la conferma del tecnico, anche se il club ha comunque la facoltà di rescindere, pagando una penale. Restano i rimpianti per il fallimento di Motta e le voci su Conte come possibile obiettivo per la prossima stagione. Sul fronte societario, Giuntoli a parte, potrebbero esserci rinforzi, in particolare Chiellini spostato nell'area sportiva e magari un elemento esterno, spesso ricorre il nome di Carnevali. Tanti gli argomenti trattati in ESCLUSIVA a Fuori di Juve da Consuelo Mangifesta, ex campionessa del volley, ora commentatrice Rai e tifosa bianconera. 

Queste le sensazioni da tifosa della Mangifesta, rispetto al momento difficile della Juve: "Ormai ci sono abituata a vivere situazioni di emergenza. Da qualche stagione la Juve non vince. Non ho mai avuto una grande simpatia per Motta, nulla di personale. Mi aspettavo che la società recuperasse la credibilità. Speri sempre in qualche nome altisonante, ma non è arrivato. Ora c'è stato questo cambio in panchina, non mi sento di crocifiggere Tudor, ha vinto la prima gara, c'è entusiasmo perché lo sentono juventino. Una squadra così importante però merita una figura più prestigiosa al comando. Per esempio Conte. per quanto la mia idea possa essere impopolare, sono stata giocatrice a certi livelli e diverse volte ho avute compagne di squadra antipatiche, ma per me non c'era problema. Non dovevo andarci a cena, ma lottare per vincere scudetti , coppe e trofei vari. Ho mandato giù diversi bocconi, poi alla fine quando arrivava il momento di salutarci, magari ero fredda con quella che mi stava poco simpatica. Sicuramente se arrivasse Conte ci sarebbe la frangia di tifosi che criticherà questa eventuale scelta, ma alla fine conta ottenere successi".  

Nel podcast puoi ascoltare l'intervista integrale