
Leonetti a RBN: "Tutti sotto accusa. Se non hai una dirigenza solida, è difficile ripartire"
Franco Leonetti a Radio Bianconera, durante Fuori di Juve, ha parlato del momento della squadra dopo il duro ko dello Stadium contro l'Atalanta: "A maggio raccontai che Elkann, Scanavino e Ferrero volevano mettere tutto in mano a Giuntoli, vuol dire che si erano scaricate tutte le situazioni in mano a un dirigente. Ed è questa la cosa insopportabile, perché la Juve quando è stata vincente aveva un organigramma snello, ma quelle tre-quattro figure erano operative. Qui non c'è nulla. Se fallisce il progetto Motta, fallisce anche il progetto Giuntoli, che ha scelto il tecnico. Ma anche chi ha scelto Giuntoli".
Ma ha continuato: "Qui non c'è nessuna componente che possa sottrarsi alle critiche, ci sono tutti sotto accusa. Ed è anche giusto, perché se i risultati non arrivano...La realtà è che non c'è una pietra angolare da cui ripartire. Non c'è una sicurezza, in campo e fuori. A volte si dice ' si riparte dal presidente'. Ma da qui da cosa si riparte? La realtà dei fatti è che se non hai una base solida dirigenziale è difficile ripartire".
Mentre sul tecnico ha detto: "Motta era da esonerare dopo il PSV, a parere mio. Non lo puoi più tenere dopo un obiettivo fallito, volendo anche dopo il ko con l'Empoli. Ma se lo esoneri, devi avere in testa un piano B. La dirigenza ha le idee chiare ora? No. Tudor e Mancini sono stati già sondati un mese fa. Se dovessi puntare su qualcosa, a meno di improvvisi crolli totali si andrà avanti così fino a fine stagione. Sperando di prendere il quarto posto. E' una situazione molto complicata, dalla quale uscire non sarà per nulla banale".
E ha concluso dicendo: "Attenzione a dire che chiunque verrà dopo Motta farà meglio. Anche un anno fa, quando il male era solo Allegri, si dicevano cose del genere. E stiamo vedendo cosa succede. La via intrapresa è quella giusta, ha detto qualche giorno fa Motta. Poi vedi una squadra come ieri sera...E' inutile fare appunti sul gioco, perché in questo momento non è questo l'argomento del contendere".







