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tmw / juventus / La Frecciata
Kenan Yildiz: patrimonio calcistico da tenersi strettoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 18:00La Frecciata
di Franco Leonetti
per Bianconeranews.it

Kenan Yildiz: patrimonio calcistico da tenersi stretto

Il numero 10 bianconero cresce e lievita nel rendimento,i suoi margini di miglioramento sono enormi, soprattutto in zona gol

20 anni il prossimo 4 maggio e quel numero 10 sulle spalle. Che pesa tanto, tantissimo, quando giochi nella Juventus, scatenando un immaginario collettivo aureo di campioni del passato, ponderoso di mille e più pressioni. Un ragazzo con la testa sulle spalle, dotato di qualità sopraffine, perfette per il calcio moderno: adattabilità, dribbling, tiro secco, inventiva, voglia di pedalare, abilità nel fare entrambe le fasi, altruismo. Un talento purissimo che, poco a poco, è sbocciato in maniera, dapprima prorompente, dopo il lancio in prima squadra operato da Mister Allegri, ed è migliorato con maggior continuità di impiego per opera di Thiago Motta. Kenan, originario di Ratisbona, nato e cresciuto in Germania da padre turco e madre tedesca, optando poi per la nazionalità paterna, è un gioiello calcistico lucente nonostante la giovanissima età, e ha già mostrato di che pasta è fatto. Ragazzo umile, disposto al sacrificio, con tanta voglia di imparare e la giusta ambiziosa fame, quella che serve per emergere ed affermarsi, tutte peculiarità adatte per chi mira ad arrivare in alto.

A Cagliari, nella quarta vittoria consecutiva della Juve in campionato, Yildiz ha messo sul prato verde molte delle sue caratteristiche, non riuscendo però a bucare il portiere isolano Caprile; gli è mancato solo il gol. I suoi inserimenti palla al piede hanno illuminato il gioco, la sua propensione a puntare il diretto avversario fanno di lui una pedina di ottimo lignaggio e un’arma basilare su cui si fondano alcuni meccanismi d’attacco di Madama; certo manca ancora una prolificità cospicua nell’andare in gol con continuità, ma anche quella verrà e con i piedi e la visione di gioco e le intuizioni in suo possesso, non tarderà. Un processo di maturazione ormai molto avviato e uno spettacolo per gli occhi di chi assiste alle sue performance, poi è fisiologico chiedersi cosa potrebbe accadere se venisse avvicinato di più alla porta avversaria, in una posizione più consona alle sue doti naturali. Thiago Motta lo ha impiegato spessissimo come esterno di sinistra, anche se lo ha messo alcune volte a destra, con compiti di copertura in fase di non possesso e libertà di offendere in avanti: in questo modo il ragazzo turco, lontano dall’area avversaria, arriva con meno frequenza a rete e spesso perde lucidità e forza quando si tratta di battere in porta con successo. Contro i sardi Yildiz ha avuto tre opportunità per cogliere il gol personale, ma le conclusioni hanno peccato di angolatura, forza e lucidità. Nella prima occasione ha attaccato perfettamente la difesa sarda alle spalle, sgusciando via con un controllo di testa, e poi di piede, che lo ha messo di fronte al portiere senza centrare il bersaglio, la seconda volta un passaggio di Vlahovic lo ha immesso nel cuore dell’area avversaria: dribbling, tiro anche forte ma senza angolazione, ben parato. La terza chance sul finire del match, quando un appoggio di Kolo Muani, dalla fascia destra, gli ha consentito di staffilare in porta sul primo palo, ben chiuso dall’estremo difensore sardo.

Nel mezzo tante iniziative, fraseggi, spunti e smarcamenti, sempre al servizio della squadra, in un’ottica di calcio e di possesso collettivo come gli chiede il suo allenatore. Una prova sicuramente maiuscola, dopo un paio di panchine collezionate, che hanno indotto tante lodi e apprezzamenti per lo spirito e le qualità messe sul prato verde, e quella verve indomita che lo anima nelle mosse con o senza pallone tra i piedi: da giocatore vero e in grande crescita. Yildiz, che nel post partita, in sede di intervista, con grande umiltà, ha ammesso:” Dovevo segnarne almeno due”, con quel sorriso stampato in faccia mentre ringraziava per gli elogi ma che in cuor suo è pronto, sin dal prossimo allenamento, a sudare per migliorare in tutto, limando il mirino per sparare a rete. Ma non può passare inosservato il suo altruismo e la sua centralità nelle trame di gioco, come lui stesso ha dichiarato: “Uno contro uno, è questo il mio gioco ed è questo che voglio fare. Guardo sempre i miei compagni per servirli al meglio”. Un talento al servizio della squadra, un ragazzo che sta crescendo a vista d’occhio, un vero e proprio patrimonio calcistico che la Juventus non potrà e non dovrà perdere, con la società chiamata a far di tutto per silenziare le sirene estere, pronte a far follie pur di accaparrarselo, magari in estate. Un tesoro preziosissimo che la Vecchia Signora non dovrà sacrificare sull’altare dei bilanci, anche se l’accesso alla prossima Champions League, e il relativo quarto posto, sono fattori che possono cacciare indietro le proposte che potranno giungere per il ragazzo turco. Anche Thiago Motta, davanti a taccuini e microfoni, ha voluto spendere parole di encomio per Kenan, definendolo:” Giocatore con una grande potenzialità fisica, tecnica, molto generoso. Agendo da esterno o centralmente cambia poco per lui anche se da esterno nell’uno contro uno può creare situazioni molto importanti, deve sicuramente migliorare nelle conclusioni, perché spesso ha situazioni come quelle di Cagliari. La cosa più importante è quando arriva in area, sia da esterno o da trequartista, perché è da lì che facciamo gol. Abbiamo un ragazzo che ha un grande livello e che può sicuramente migliorare tanto”.

Yildiz cresce a vista d’occhio, farà ancora tanti progressi e ha tutti i crismi insiti per diventare un giocatore di elevato spessore e portata internazionale, uno di quelli che decidono le partite importanti e che ti fanno alzare trofei, insomma la Juventus lo ha scoperto, lo ha coccolato e lanciato, lo ha responsabilizzato con il 10 sulle spalle, ora sarebbe follia privarsene in estate per esigenze bilancistiche e virtuosità economiche. Ciò che tutti i tifosi vogliono è continuare ad osservare il ragazzo turco sorridere di gusto nei post partita, significherà che sta continuando a macinare prestazioni di ottimo livello, magari condite da gol importanti. Quei gol, quelle movenze, che hanno fatto innamorare tutti i fan zebrati, sin dal primo istante in cui ha indossato la maglia bianconera della prima squadra.