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Punti che pesano e Motta meno integralista. Tra rimpianti e orrori arbitrali restiamo con i piedi per terra...
Oggi alle 00:01Editoriale
di Alessandro Santarelli
per Bianconeranews.it

Punti che pesano e Motta meno integralista. Tra rimpianti e orrori arbitrali restiamo con i piedi per terra...

Esistevano due modi per ripartire: reagire o affondare in mezzo all’isola. La Juve ha scelto la prima, e ha portato a casa una vittoria tutt’altro che scontata. L’eliminazione dalla Champions fa ancora male, è il primo fallimento stagionale, ma da ora in poi dovrà uscire piano piano dai ricordi per concentrare tutte le energie su un finale di stagione che ha ancora molto da dire. Intanto perché va testata la capacità di crescita sia emotiva che tecnica della squadra, poi perché c’è un quarto posto da difendere, guardando senza troppe illusioni a quello che accade davanti e infine una Coppa Italia da provare a vincere.

L’Olanda ci ha restituito un Motta che apparentemente sembra non muoversi dalle proprie idee, ma in concreato proprio a Cagliari ha deciso, finalmente, di cambiare qualcosa. Un centrocampo più robusto, Yildiz avvicinato alla porta, mica saranno casuali le occasioni che ha avuto, e addirittura una porzione di partita giocata con due punte in campo. Sogno o son desto si son chiesti molti tifosi bianconeri, vedendo una squadra più logica, più equilibrata e messa meglio in campo. A fronte di un ottimo primo tempo, abbiamo anche notato un calo nella ripresa, fisiologico dopo le fatiche di Champions, ma che oggettivamente non ha mai portato la Juve a soffrire particolarmente.

Piuttosto continua a preoccupare la lunga, infinita catena di infortuni. Siamo arrivati a 27 stagionali e se è vero che il problema riguarda più o meno tutti, è altrettanto vero che una seria riflessione sui metodi di lavoro apportati dallo staff di Motta dovrà essere fatto. Per non parlare, a proposito di preoccupazioni, di quello che abbiamo visto a Cagliari a livello arbitrale. Il sig. Colombo è riuscito a non fischiare un calcio di rigore solare, evidente, clamoroso, e non ci sono protocolli o var che tangano. Non dare un rigore del genere è semplicemente scandaloso e dovrebbe portare chi guida la categoria, una delle più scarse mai viste in assoluto, a far cambiar mestiere al suddetto arbitro.

Felice per la prestazione di Vlahovic, una risposta anche a chi tra i tifosi troppo frettolosamente e da ormai un po' di tempo ha scaricato il ragazzo come se fosse un peso per la squadra. Motta lo tenga in considerazione da qui alla fine della stagione, senza usare il solito bastone, con la consapevolezza che anche il serbo può e deve dare una mano con i suoi gol e la sua presenza in campo. Presenza che continua invece a latitare per l’acquisto più oneroso di Giuntoli. Koopmainers sembra un corpo estraneo, impiegato in un ruolo non suo che non lo premia né tatticamente né fisicamente.

Mancano 12 partite alla fine del campionato, un campionato che quasi certamente rappresenterà uno dei più grandi rimpianti degli ultimi anni. Nessuno davanti scappa via, tutte le squadre sono piene di difetti, e alla fine lo vincerà non chi è più forte ma semplicemente chi avrà sbagliato di meno. Non riesco a non pensare ai tanti, troppi, punti persi per strada tra pareggi assurdi e rimonte da situazioni di vantaggio. Ma come abbiamo detto guai a guardarsi indietro e pensiamo al presente. Sognare fa bene basta non illudersi. Sognare è bello, con la consapevolezza che la realtà è ben diversa. Ma per scoprire perché a volte i sogni possono diventare realtà non vi resta che attendere l’editoriale di domani che avrà la firma del leader del team Marangio…