Piracy Shield flop: i telespettatori degli streaming legali non aumentano
Piracy Shield, la recente tecnologia adottata per contrastare la pirateria degli eventi sportivi in streaming, ha rappresentato un importante passo avanti nella lotta contro la diffusione illegale di contenuti online. Questo strumento, progettato per bloccare in tempo reale i flussi video non autorizzati, è stato accolto con grande entusiasmo dai titolari dei diritti televisivi, tra cui DAZN, che speravano in un incremento degli abbonamenti e dei telespettatori legali. Tuttavia, a distanza di alcuni mesi dalla sua implementazione, i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative.
Nonostante il netto calo della disponibilità di streaming illegali, i dati relativi agli abbonamenti a DAZN e alla sua audience non hanno mostrato un aumento significativo. Questo fenomeno solleva interrogativi sul comportamento dei consumatori e sull’effettiva capacità di misure repressive di incentivare il passaggio al consumo legale.
Una delle ragioni principali di questo paradosso potrebbe essere legata al prezzo degli abbonamenti. Molti utenti, soprattutto tra i giovani, considerano i costi delle piattaforme legali troppo elevati rispetto alle loro possibilità economiche. Inoltre, alcuni utenti lamentano problemi tecnici e di qualità del servizio, che rendono meno appetibile l’offerta legale rispetto a quella, seppur illegale, spesso gratuita e facilmente accessibile.
Piracy Shield, pur riducendo il fenomeno della pirateria, non sembra quindi sufficiente a modificare radicalmente le abitudini degli utenti. DAZN e gli altri operatori del settore potrebbero dover affrontare la questione in modo più strategico, rivedendo il modello di pricing, migliorando l’esperienza utente e investendo in campagne educative per sensibilizzare il pubblico sul valore dei contenuti legali.
In definitiva, il caso di Piracy Shield evidenzia che la lotta alla pirateria non può basarsi esclusivamente su soluzioni tecniche, ma richiede un approccio olistico che metta al centro le esigenze e le aspettative del consumatore.