Caso ultras-Inter: il pentito Beretta cita Marotta (dal TG di Rai 3)
Andrea Beretta, ex ultras dell’Inter che ha deciso di collaborare con la giustizia, sta fornendo ai magistrati la sua versione dei fatti. Di recente, i gruppi organizzati del tifo nerazzurro hanno preso le distanze da lui, con toni tutt’altro che amichevoli, a conferma che ci sia qualcosa di poco chiaro in alcune zone grigie degli stadi nostrani.
Il diretto interessato, però, non sembra curarsene e continua a raccontare agli inquirenti come funzionava il sistema attorno alle attività economiche che coinvolgevano le partite del club milanese. Dai biglietti al merchandising. “Fino a che punto la società Inter sapeva? Era un tacito accordo”, spiega Beretta. L’ultras racconta, riferisce il TG di Rai 3, che tutti sapevano presso il club che dietro la società che gestiva la vendita del merchandising ci fossero proprio gli ultras e alcuni personaggi che muovevano i fili.
Addirittura, Beretta racconta di aver parlato diverse volte con Giuseppe Marotta, ex direttore generale e oggi presidente dell’Inter. “Una volta Marotta mi disse: ‘Andrea (Beretta, ndr), mi raccomando non fate casino’”. “Marotta sapeva che avevo il DASPO? Sì, certo”, conclude il pentito. Si attendono ancora i risvolti della giustizia ordinaria e di quella sportiva, che ha giòà gli incartamenti della Procura di Milano, ma questi interrogatori rappresentano materiale nuovo che il Procuratore Federale Chiné potrebbe prelevare direttamente dagli organi di stampa, così come fatto in altre occasioni..