Derby della Mole da vincere: nonostante le tante prime volte
La trasferta di Champions a Lille ha lasciato l’amaro in bocca nonostante la bellissima prestazione sciorinata. Una partita dominata che andava portata a casa con il conseguimento dei tre punti, invece è giunto l’ennesimo pareggio di una Juve che ha pagato caramente l’unica vera, macroscopica, distrazione difensiva: un 1-1 che ha lasciato recriminazioni vive per la bontà e il volume di gioco espresso, e che meritava una vittoria. Ma la palla va buttata dentro e Madama, in questo senso, appare carente di abbondanti realizzazioni sin da inizio stagione. Ora è tempo di rituffarsi sul campionato con una gara sentitissima a Torino e dintorni, il derby della Mole numero 159 in Serie A, che si giocherà sabato sera allo Stadium. Sarà una stracittadina ricchissima di prime volte, a partire dal nuovo allenatore Thiago Motta che si cimenterà al cospetto di una gara che, qualsiasi cosa si dica o si pensi, riveste sempre una grande importanza e possiede risvolti assai fascinosi. Poi ci saranno tanti interpreti, giunti in estate, che non si sono mai confrontati con questa realtà dal gusto forte di antica rivalità, una di quelle partite che tutti vogliono vincere, non tanto per la supremazia cittadina, nettamente a favore delle casacche bianconere, ma per l'idea saporita di far passare una brutta serata all’avversario storico di sempre. L’auspicio di ogni tifoso di Madama è quello di imporsi, magari con un bel bottino di reti, regalandosi l’ennesima soddisfazione in un derby che è il più antico d’Italia; la prima edizione si svolse, ufficialmente, per la prima volta nel 1907.
Insomma, la Juventus, dopo le buone, buonissime, prestazioni disputate a Udine e in Champions, ha la necessità di mettere sul terreno di gioco un’altra performance in netta crescita, anche in campionato, con vittoria annessa, perché a causa dei tanti pareggi Vlahovic e compagni, attualmente, occupano solamente la sesta posizione in graduatoria con Atalanta, Lazio e Fiorentina che sopravanzano i bianconeri di un punto. Quindi il derby sabaudo rientra nelle occasioni da non fallire da parte della Vecchia Signora, che necessita della posta piena per andare alla sosta per le nazionali, rimanendo appiccicata alle prime posizioni del campionato. Capitolo infortuni: la Juve non recupererà nemmeno questa volta Nico Gonzalez, dalla Continassa non giungono buone notizie, l'argentino non parteciperà alla sfida casalinga contro il Torino, per cui lo si rivedrà in campo solamente a fine novembre, mentre Koopmeiners, ancora in condizioni fisiche non ottimali, sarà quasi certamente titolare di una formazione che, con lui in campo, ha mostrato equilibri più solidi e una compattezza decisamente elevata. Come detto da Thiago Motta nella conferenza pre Champions, non ha senso parlare di squadra favorita, perché in un match possono intervenire mille variabili abili a cappottare i pronostici della vigilia, ma i dati storici sono pienamente a favore della sponda della Goeba.
Numeri rilevanti che sposano la tesi bianconera: Juventus a quota 77 vittorie a fronte di meno della metà di quelle granata (35), con 46 pareggi a completare il quadro, con il Toro che, contrapposto alla compagine juventina, ha subito più sconfitte nel torneo (77 appunto in 158 gare totali), beccando più gol (245) nella competizione. La formazione di Thiago, poi, vanta un altro ruolino di marcia invidiabile, essendo imbattuta in 35 degli ultimi 36 derby contro il Torino in Serie A, dall’alto di 26 vittorie e 9 pari, con l’ultimo nulla di fatto nel torneo, giunto con lo 0-0 dello scorso il 13 aprile scorso. I numeri di Madama risultano ancor più corposi se si analizzano gli ultimi 18 incontri interni disputati contro i granata, con la Juventus capace di ottenere ben 13 successi e cinque pareggi negli ultimi 18 incontri nella competizione, inclusi gli ultimi 12 giocati all’Allianz Stadium che sottolineano il dato di 9 successi e 3 pari. I numeri non spiegano certamente il calcio in toto ma servono per illustrare una chiara e netta supremazia delle maglie di Madama negli ultimi anni, cifre che devono servire di sprone e di conforto ad una Juve che sta cercando di macinare step di crescita, per farsi trovare pronta all’evento e soprattutto per divenire squadra competitiva, in grado di tornare a incutere timore reverenziale nei confronti di tutti i competitor. Una vecchia frase impersonava un motto tipico dei derby torinesi, che seppur datata ha ancora ampia valenza attuale: i derby vanno vinti, poco importa se conseguiti con prestazioni brillanti o meno. Thiago Motta sicuramente non sarà d’accordo con la seconda parte della locuzione, ma è superfluo nascondersi dietro ad un dito: sabato sera il risultato della sfida stracittadina sarà dannatamente importante per questa nuova Juventus. Perchè anche attraverso match di questo genere, si può crescere molto in autostima e consapevolezza, per poi avviare un salto qualitativo di primaria importanza. E mentre la sfida si avvicina, riecheggia nell’aere quella frase, con un netto e lapalissiano filo conduttore: i derby vanno vinti.