Analisi tattica Juventus-Torino: tre aspetti hanno reso i bianconeri (quasi) perfetti
Dopo la bella prestazione di Lille la Juventus aveva bisogno di trovare continuità di gioco, ma anche di ottenere i tre punti. E i bianconeri riescono a raggiungere l’obiettivo, in una partita mai semplice come la sfida contro i cugini del Torino. Motta conferma per 8/11 la formazione iniziale di Udine a esclusione di Cabal, Conceição e Di Gregorio che fanno posto a Savona, Weah e Perin. Il modulo iniziale è 1-4-2-3-1. Koopmeiners viene confermato a supporto di Vlahović. Nella fase di non possesso la Juventus conferma la propensione ad aggredire alto l’avversario in fase di prima costruzione: Gatti e Kalulu seguono i propri riferimenti uomo, che sono Vlasic e Sanabria, fin dentro la loro metà campo. Proprio i due difensori centrali bianconeri offrono una prova importante, riuscendo a non soffrire i due attaccanti granata sulla palla alta lunga e anticipando sistematicamente i diretti avversari. In fase di possesso la Juventus, soprattutto nel primo tempo, è devastante sia nella costruzione che nei duelli individuali. La dimostrazione di quanto appena detto sta nel gol del vantaggio bianconero. Minuto 16:06. Savona recupera il pallone e lo gioca indietro su Perin. Cambiaso scambia la posizione con Kalulu e riceve da Perin. Il numero 27 serve poi Yildiz. Il turco punta il diretto avversario e lo salta di netto con un tunnel con cui si lancia sulla fascia.
Vistosi chiuso, appoggia indietro e la Juve inizia una lunga fase di possesso palla, facendo girare il pallone da destra a sinistra. Al minuto 17:19 Cambiaso si trova sulla sinistra, all’altezza della linea mediana: l'esterno parte in conduzione palla, salta 3 avversari e entra in area calciando in diagonale. Sulla respinta di Milinkovic Savic Weah si fa trovare pronto per il tap-in al minuto 17:29. Riassumendo: un minuto e ventidue secondi di possesso palla continuo, 27 passaggi riusciti, 4 duelli vinti nella stessa azione senza che il Toro abbia toccato palla. Mobilità, aggressione alta, circolazione veloce del pallone e coraggio nell’uno contro uno. In una sola azione si sono visti tutti i principi che Thiago Motta chiede ai suoi ragazzi. Nota negativa: ancora una volta si registrano i troppi errori in fase di realizzazione. Nel primo tempo la Juventus costruisce almeno altre 4 palle gol, non riuscendo a finalizzarle. La ripresa vede i bianconeri in controllo, senza mai soffrire e rischiare nulla. Il gol di Yildiz sull’ennesimo assist di Conceição, subentrato a Weah, permette di vivere senza patemi d’animo il finale di match. Vittoria importante e convincente quella del derby, anche se bisogna evidenziare un Torino che è sembrato in netta difficoltà. Adesso bisogna sperare che la pausa per le nazionali non regali altre sorprese, che possano minare le certezze di un gruppo che sta crescendo. Il grave infortunio di Cabal complica ancor di più le cose ad un reparto già orfano di Bremer. Giuntoli dovrà essere bravo quindi ad individuare al più presto per gennaio dei rinforzi funzionali che possano sopperire le gravi assenze dei due sudamericani e che contribuiscano al processo di crescita della nuova Juventus.