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Il manico è privo di...manico (e in campo si dorme) - Le pagelle di SanfeliciTUTTO mercato WEB
Thiago Motta
© foto di Daniele Buffa
Oggi alle 09:47Altre notizie
di Luca Cimini
per Bianconeranews.it

Il manico è privo di...manico (e in campo si dorme) - Le pagelle di Sanfelici

Juventus  -  Stoccarda   0  a  1   Champions League

PERIN   8   Della serie: quando il tuo portiere è il migliore in campo, le cose vanno male. Quante parate fa Perin? 9, ben 9. Salva il pari deviando sul palo nel 1° tempo, ma nella ripresa ingaggia un duello impari da solo contro tedesconi che sbucano dappertutto. Para anche un rigore, subisce la rete ma il V.A.R. (in Europa succede!) lo grazia e poi...poi è fatto di carne ed ossa e capitola con una squadra che ha bisogno di un difensore in più, ma il mister pensa di giocare con 3 registi e nessuno a centrocampo. Ovviamente domenica a San Siro, Perin starà in panchina, in ossequio alla turnazione.

SAVONA  5  E’ giunto il momento di aggregarlo alla Next Gen, che tanto ne ha bisogno. Dalla sua parte Mittelstaedt fa quello che vuole. (CAMBIASO  6  Sembra di un altro pianeta e la sua entrata dà un timido senso agli attacchi, ça va sans dire, della Juve. Domanda n° 1 al mister: dovendo fare a meno di D. Luiz, non è forse il caso almeno nel 2° tempo di sostituire Yildiz con Andrea e giocare cercando di aprire la difesa avversaria con due esterni d’attacco? Cambiaso è capace, mister)

DANILO  5  Non per la prestazione, ma per la gravità della leggerezza mentale dimostrata nel primo cartellino. Da Danilo non ce lo si aspetta. Il viale del tramonto si palesa all’improvviso.

KALULU  6  Fa il boia e l’impiccato, copre e chiude, avanza e tampona. Resiste fino a quando la condizione e l’aiuto dei compagni lo conforta. Peccato che la fine sia entro il tempo di gioco e non negli spogliatoi.

CABAL  6  Uno dei meno peggio. L’unico che, in una frazione iniziale da film horror, improvvisi qualche galoppata ad alzare la squadra. Forse l’unico che usi le maniere forti contro i ragazzoni in rosso, tanto che l’arbitro non lo ammonisce, giacché in Europa le botte sono ammesse, purché oneste.

McKENNIE  5  Non entrato in campo per 30 minuti. Poi dà segni di vita impalpabile, inseguendo a turno il giocatore che lo sovrasta. Non vince un contrasto che uno, ma ha l’alibi di essere il solo per tutto il tempo che rimane in campo a sorreggere le folate tedesche. Giustamente il mister vede la sofferenza dell’americanino e, invece di affiancargli un compagno, lo toglie e si consegna alle parate di Perin. (LOCATELLI  5,5  Forse sarebbe il caso di affiancarlo a McKennie, togliendo un inconsistente Yildiz, ma il turchino è il “cocco” e resta dentro, anche se inutile. Locatelli intanto si sobbarca il lavoro di McKennie e finisce allo stesso modo)

FAGIOLI  5,5  “Come può uno scoglio/arginare il mare…” Per comprendere la prestazione di Nocolò, rivorgersi a Lucio Battisti. Ad ogni folata dello Stoccarda lo si vede girare come le sliding doors con gli effetti di attorcigliamento tipici dei cartoni animati. Tra Thuram e McKennie in due avrò contato 3 passaggi dettati, un po’ poco e da solo il piacentino si consegna agli avversari legato mani e piedi.

CONCEICAO  5,5  Una fionda con l’elastico consumato. I difensori lo aspettano e non gli concedono campo. Morale: neutralizzato come un fuoco spento con l’estintore. Non è serata, ma poi per chi dover correre e sprintare, se là davanti c’è il deserto? (WEAH  6  Si vede con lui qualche tentativo di aggirare la difesa e di ricerca della profondità. I pericoli vengono dai suoi piedi, ma il deserto di cui sopra domina sovrano).

THURAM  5  Si trova titolare per la solita sfiga che in Champions si moltiplica e imperversa, quando c’è di mezzo la Juventus. Douglas Luiz ha un risentimento nel riscaldamento, facendo intuire che la serata non sarà in discesa. Forse la concentrazione non è immediata, ma si può pensare a 5, 10, 15 muniti, non a tutta la partita. La serata richiede di infilare gli stivali con gli speroni. Thuram si accontenta di un paio di pantofole aperte, quelle che noi piemontesi definiamo “patèurle”.  (ROUHI  S.V.  Si presuppone che non gli sia piaciuto incarnare la dimostrazione del completo marasma tattico che colpisce Thiago Motta)

YILDIZ  5  Non me la sento di infierire, già il risultato parla chiaro. Questo talentuoso turchino è per l’appunto talentuoso. Non mi ricordo un’azione che giustifichi il suo impiego. Andrebbe sostituito nell’intervallo con Cambiaso in fase offensiva ad impegnare gli esterni. Invece si continua ad insistere col traccheggio, finta a destra finta a sinistra, che nessuno “beve”. In attesa di quale coniglio estratto dal cilindro?

VLAHOVIC  5  Non sa come è fatto il pallone. A differenza della partita con la Lazio, nella quale arretra a giocare con la squadra, stavolta si isola nel nulla cosmico di un’area di rigore piena di avversari e totalmente priva di palloni in arrivo. Francamente imbarazzante. (ADZIC  S.V. “E’ uno di quei giorni in cui/rivedi tutta la tua vita/bilancio che non ha quadrato mai/ E allora ti ripeti/proviamo anche Adzic/ non si sa mai” Dopo Battisti, scomodo anche la Vanoni. Veramente lei cantava di provare con Dio, non con Adzic. Rammento canzoni famose del passato, almeno canto e non piango. Altra sostituzione dettata dalla notte nella mente del condottiero.)

THIAGO MOTTA  4  Non ci capisce niente. Molto semplice, no? Continua l’assenza di un approccio decente alla partita: la squadra concede sempre i primi 20/30 minuti all’avversario, anche in partite vinte. Mette una pezza all’infortunio di D. Luiz che sa di rattoppo peggio dello strappo. Non pensa di allargare la difesa tedesca provando a giocare sulle fasce con continuità. Sta diventando un vizio il mettere in campo almeno 3 fantasisti, stasera Yildiz. Fagioli, Adzic a scapito della concretezza atletica e fisica. I tedescotti vanno a nozze e ringraziano. La sostituzione di Thuram con Rouhi ha una sola spiegazione: Rouhi è più giovane di Gatti, altrimenti non ha senso, infatti non ne ha. C’è però una spiegazione che sta al di sopra di tutto: la società punta al campionato per essere “competitivi” e possibilmente tra i primi 4, tanto per partecipare alla prossima Champions per prendere i soldi e senza la minima ambizione anche solo a ben figurare. Mi giunge voce, mentre scrivo, che Motta in conferenza stampa avvalli l’ipotesi che azzardo e la cosa mi inquieta. Pensavo di avere sparato una cattiveria, invece se lo dichiara lui, allora non c’è salvezza. Potevamo raggiungere la certezza di non finire fuori subito, ci troviamo risucchiati dal gruppone e a Lille non sarà facile, a Birmingham ancora peggio. Si è data più importanza al big match di domenica, tra turn over e scelte tattiche. Ora è banale affermare che si aspetta il mister al varco. Funzione così...

 Marco Edoardo  SANFELICI