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Balzarini a RBN: “Strana la logica di Motta. Sul mercato la penso così. Danilo via? Non mi stupireiTUTTO mercato WEB
Oggi alle 10:15Podcast
di Quintiliano Giampietro
per Bianconeranews.it

Balzarini a RBN: “Strana la logica di Motta. Sul mercato la penso così. Danilo via? Non mi stupirei

rbn
Gianni Balzarini (Mediasetsport) ospite a "Fuori di Juve"
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Domani Juve di nuovo in campo, ospite dell'Udinese per l'anticipo dell'undicesima di campionato. I bianconeri devono cancellare il brutto pari contro il Parma e ritornare momentaneamente in zona Champions League. Resta viva la discussione sul momento negativo della squadra, scivolata a-7 dal Napoli capolista. Sul banco degli imputati Thiago Motta per alcune scelte di formazione e in generale per la gestione della rosa. Spiccano i due casi Danilo e Gatti. Intanto la difesa è diventata permeabile dall'infortunio di Bremer in poi. Comunque sia, servono segnali importanti anche sotto il profilo della prestazione. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve, il giornalista di Sportmediaset, Gianni Balzarini.

Rispetto al momento della Juve, queste le considerazioni di Balzarini: “Temo il problema della squadra sia quello di non avere certezze perché manca un'ossatura di base. Troppi cambi tra una gara e l'altra, Motta ha una logica tutta sua, a me non sembra normale anche se può essere un pregio, per carità, soprattutto se le cose vanno bene. Ci sono però situazioni abbastanza indecifrabili, per esempio la doppia panchina di Yildiz a San Siro e contro il Parma, a prescindere dalla doppietta nel Derby d'Italia. E' un allenatore che dà poche sicurezze ai giocatori. Cabal gioca tre partite, poi sparisce nelle successive quattro, Gatti diventa capitano, poi gli viene tolta la fascia, parte dalla panchina un paio di volte, poi torna titolare. Danilo accumula 15 minuti nelle prime sette gare, poi manca Bremer e torna nell'undici di partenza. Savona sembrava il nuovo fenomeno della difesa, da qualche partita è in panchina. Spero sia un modo per far sentire tutti importanti, se vogliamo è anche una bella cosa. C'è però anche il rovescio della medaglia, mette tutti sullo stesso piano, anche gente che ti aspetti possa sempre giocare. Sembra che per l'allenatore sia indifferente l'utilizzo di uno , piuttosto che un altro. Prendo spunto da questo per dire che le squadre di calcio hanno una formazione base, attorno alla quale ci sono rotazioni. Nella Juve questo non esiste”.

Nel podcast l'intervento integrale