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tmw / juventus / Editoriale
I tre pareggi e i tre piccoli, per adesso, casi aperti alla Continassa..TUTTO mercato WEB
Oggi alle 00:02Editoriale
di Alessandro Santarelli
per Bianconeranews.it

I tre pareggi e i tre piccoli, per adesso, casi aperti alla Continassa..

Tre come i pareggi consecutivi, tre come i piccoli casi aperti in casa bianconera, tre come i gol che vengono realizzati quando gli uomini di Motta vincono le partite. Volendo giocare con i numeri, il tre è quello che ultimamente rende meglio l’idea di questo inizio di stagione. Con il Napoli è maturato un nuovo zero a zero complessivamente giusto, con la Juve che a larghi tratti ha dominato la gara, senza però rendersi quasi mai pericolosa. Un pari che rispecchia l’idea di cantiere aperto e di lavori in corso, e che mette in evidenza la scarsa produzione offensiva della Juve. Tutta colpa di Vlahovic? Certo che no, va però detto che il serbo deve dare dei segnali di risveglio, altrimenti sarà dura arrivare almeno sino a gennaio. Prima riflessione: Dusan non è per caratteristiche il giocatore dei sogni di Motta in quel ruolo, ma è compito anche dell’allenatore lavorare per valorizzare al meglio il patrimonio tecnico della rosa. Secondo aspetto: la sostituzione di sabato ci poteva anche stare, ma perché mettere in quel ruolo Weah, e non Nico oppure in estrema ratio Yildiz? Attenzione perché se da un lato Vlahovic ha le sue belle responsabilità, dall’altro scaricare il giocatore sarebbe un clamoroso e frettoloso errore. Dunque il primo piccolo caso, piccolo perché siamo ancora ad inizio, deve esser gestito con maturità e intelligenza ( che siamo sicuri non mancherà) sia dal giocatore che dal tecnico. E Genova sarà un nuovo banco di prova.

Il secondo caso ci porta a parlare di Luiz. Giocatore arrivato a Torino con grandi attese e con un curriculum di tutto rispetto. Un valore aggiunto per il reparto mediano che però al momento è rimasto tale solo sulla carta. In effetti i 90 minuti in panchina con il Napoli hanno fatto rumore. Perché se da un lato il brasiliano deve ancora ambientarsi e capire certi dettami tattici, se dallo stesso lato l’ex Aston Villa  al momento non brilla certo per rapidità e velocità di movimenti, dall’altro in una partita dai ritmi molto compassati e con alcuni elementi  a corto di energie, il suo apporto, magari nell’ultima mezz’ora ce lo saremmo aspettati. Abbiamo capito che per Motta il mediano ad oggi è un’alternativa a Locatelli ( che per ora è giustamente intoccabile) ma una sorta di piano B a centrocampo anche con la coabitazione dei due, che comunque hanno caratteristiche diverse, potrebbe essere una valida alternativa soprattutto quando si affrontano squadre chiuse e bloccate.

Il terzo aspetto ci porta a Danilo. L’ex capitano è ai margini del progetto, tra l’altro sopravanzato nelle gerarchie da un’ottimo Kalulu e dall’emergente Savona. Con il Napoli ha battezzato la sua terza panchina consecutiva senza vedere il campo , dopo quelle con Roma e Como, intervallate dai pochissimi minuti con il Verona, 5 piu recupero per un totale di 9, e dalla mezz’ora con il Psv. Il difensore però, da vero capitano, anche fuori dal rettangolo, incita i compagni, li incoraggia durante il riscaldamento e ha un sorriso ( certo non sprizza felicità) per tutti. Casi della vita e del calcio, ma se con Vlahovic e Luiz vediamo margini importanti di cambiamento, qui forse si poteva essere più chiari prima dell’inizio della stagione.

Cosi come forse si è sottovalutato l’importanza di un attaccante in più da inserire nella rosa. Ma al netto di tutto, del normale e logico processo di crescita e delle idee che Motta sta portando avanti, arrivano adesso tre partite, e torna ancora il tre, che ci dovranno dire qualcosa in più della Juventus. Genoa Lipsia e Cagliari. Da questo trittico dovranno calare i primi veli, e magari sarebbe importante veder  rientrare qualche piccolo caso. Il gol e i risultati: la medicina migliore per tutti. Ma la strada è quella giusta. Serve soltanto un pochino di pazienza…