Supplizio Danilo: inamovibile per Allegri, panchinaro nella Juve di Motta

Nella Juve di Allegri era un capitano insostituibile (come oggi in Nazionale), con Motta è diventato una riserva di lusso: questa la metamorfosi di Danilo. Ancora vive le immagine in cui solo qualche mese fa alzava la Coppa Italia al cielo di Roma, nelle prime tre giornate di questo campionato per il brasiliano solo 5 minuti in campo, nel finale di Verona al posto di Gatti che nel frattempo si è impossessato della fascia. Attenzione, Danilo non è considerato un esubero. Quindi? Qualche spiffero parla del rifiuto di giocare terzino sinistro, ma su questo aspetto lecito avere qualche dubbio. Una cosa pare certa: nelle gerarchie del nuovo tecnico, lui ha perso posizioni. Per quanto riguarda il cuore del reparto arretrato, la coppia Gatti-Bremer ha alzato un autentico muro davanti a Di Gregorio, finora un sostanziale disoccupato proprio per l'ottima protezione della difesa.

Danilo quindi dovrà pensare di tornare a fare il terzino, ma in ogni caso in difesa la concorrenza è aumentata: ci sono Cabal, lo stesso Kalulu ed è esploso Savona. In buona sostanza, l'ex City dovrà dovrà sudarsi il posto e oggi nelle gerarchie dell'allenatore, per il quale non esistono titolari fissi, ha perso qualche posizione. Con la Champions gli impegni aumenteranno, come la speranza del brasiliano di riconquistare una maglia nell'undici di partenza. Un caso Danilo sembra non esistere, il suo nuovo status potrebbe quindi essere frutto del momento. Vedremo nelle prossime gare cosa accadrà. Il futuro non sembra essere a rischio, alemno per il momento. Nel suo contratto scadente nel 2025 esiste una clausola in base alla quale scatterebbe il rinnovo al 2026 (se entrambe le parti lo vogliono) al raggiungimento di almeno il 50% di presenze cosiddette qualificate, con un minutaggio oltre i 45 minuti.