Bianchessi: "I settori giovanili non hanno colpe. Ecco dove sta il problema del calcio italiano"
A TMW Radio Mauro Bianchessi, dg del settore giovanile del Monza, ha parlato del calcio italiano: "Penso che bisogna guardare i dati di fatto. Le 20 squadre di Serie A investono nel settore giovanile tra i 110 e i 120 mln di euro l'anno. E i risultati si vedono nelle Nazionali giovanili. L'U17 è campione d'Europa, l'U19 è campione d'Europa, l'U20 vice-campione del mondo. la Serie A è composta da oltre il 61% da stranieri, la Primavera 1 dal 32,9% di stranieri. Il problema non viene dal settore giovanile, serve che qualcuno faccia sedere le varie leghe e si trovi una sinergia tra loro. Il buco c'è tra la Primavera e la prima squadra. Le proprietà oggi non sono italiane, fanno gli interessi propri i fondi e che interesse hanno a far giocare i giovani? Il grande rischio oggi è l'immigrazione, con i nostri che vanno all'estero, vedi il caso Della Rovere che dalla Cremonese va al Bayern Monaco. All'estero i ragazzi di 17-18 anni giocano nelle prime squadre. Se uno è bravo deve giocare in prima squadra".
E ha aggiunto: "I giovani, quelli bravi, arrivano fino alla Primavera, poi il tappo è che un proprietario di Serie A non rischia e utilizza il ragazzo per fare cassa e non per creare prospettive future. Se non cambiano le regole che mettono degli obblighi per le prime squadre di mettere tra i titolari almeno un giocatore che abbia fatto 4 anni nelle proprie giovanili...Bisogna cambiare strategia".