Savino a RBN: "Solo una sentenza politica può escludere la Juve dal Mondiale per Club. Allegri? È opportuno che..."
"Fuori di Juve" ha ospitato in esclusiva l'avvocato Roberto Savino, che ha realizzato una disamina completa tra ciò che accade nell'extra campo e ciò che succede sul campo. Il ricorso di Antonio Giraudo al TAR per la radiazione relativa ai fatti di Calciopoli e l'azione legale di Aurelio De Laurentiis contro la qualificazione della Juventus al Mondiale per club sono argomenti attuali per la Vecchia Signora, la quale, però, si interroga anche sul suo futuro tecnico. Bisognerebbe ripartire da Massimiliano Allegri? In tal senso la risposta dell'avvocato è inequivocabile. Ecco le sue parole
RICORSO DI GIRAUDO - "Se è possibile che Giraudo possa vincere il ricorso? È ben possibile che vinca, però ho affrontato pochissimo il merito della questione. Pertanto poco posso dire".
RICORSO DI DE LAURENTIIS CONTRO LA JUVE AL MONDIALE PER CLUB - "Se secondo me De Laurentiis ce la potrebbe fare nel caso in cui si rivolgesse alla FIFA? Soltanto una sentenza politica potrebbe intervenire ed escludere la Juventus. Visto che, di sentenze politiche, ne abbiamo viste a iosa, soprattutto quando si parla di Giustizia Sportiva, la certezza matematica non mi sento di poterla dare. Quello che mi sento di dire è che la Juventus ha pagato quello che doveva pagare con un'esclusione di un anno pesantissima economicamente e finanziariamente dalle coppe europee. Ma non solo. Quest'esclusione ha condizionato la squadra e i risultati da raggiungere quest'anno. I risultati che ha potuto ottenere quest'anno sono diversi da quelli che avrebbe potuto raggiungere con un minimo di risorse finanziarie per poter fare mercato e allestire una Juve diversa".
ANALISI SULLA CRISI DA CAMPO DELLA JUVENTUS - "Quello che ha fatto la Juventus è stato ridimensionato a buon campionato al momento. Ma la crisi della Juventus ha a che fare più con questione di carattere tecnico e mentale. Dal "raffreddore" contro l'Empoli è passato un granello di sabbia in un orologio per implodere completamente. Lì abbiamo cominciato a perdere contro l'Inter. A me ha preoccupato quello: in sette gare di campionato ho visto delle difficoltà o giocando bene o giocando in maniera meno efficace. Abbiamo raccolto pochissimo. Se le ultime due gare mi hanno donato un pizzico di serenità, nascondo molti altri problemi. Le colpe sono di tutti".
ALLEGRI COME ALIBI DEI GIOCATORI E LA NECESSITÀ DI RIPARTIRE DA UN ALTRO ALLENATORE - "Sicuramente c'è una riflessione profondissima in società e non si può continuare così: se il lavoro di Allegri è stato encomiabile l'anno scorso, anche se conosciamo le montagne russe che abbiamo trovato a causa di una classifica che cambiava di partita in partita, quest'anno c'è stato un ottimo avvio. La squadra sembrava crescere e poi c'è stato un crollo verticale, cose che Allegri non ha di solito. Ma io voglio provarmi a dare una spiegazione, che è più un dubbio: potrebbe essere che, nella mente della squadra, sia sia creato l'alibi "Allegri", visto che l'opinione pubblica e i tifosi accusano il tecnico di non saper dare un gioco alla squadra, cosa che è vera. Se secondo me l'avventura di Allegri terminerà a fine stagione o sarebbe opportuno che terminasse? Sono due domande diverse. Secondo me, sarebbe opportuno che terminasse. Io non pago nove milioni per un buon lavoro, perchè, altrimenti, prendo Iachini, che costa un terzo...".