Pedullà: "Allegri? L'importante è che la scelta non sia per un contratto oneroso. Non sarebbe da Juve"
Nel suo editoriale su Sportitalia.com, Alfredo Pedullà è tornato a parlare del futuro della panchina della Juventus: "Non si può puntare il revolver alla testa di una proprietà e pretendere che faccia una cosa evidenziata dai fatti. Traduzione: la Juve è libera di confermare Max Allegri, noi lasciamo ancora aperto un piccolo spiraglio. L’importante è che la scelta non avvenga per un contratto lungo, ottimo, ricco e abbondante, non sarebbe da Juve. Abbiamo già spiegato che potrebbero essere superiori i rischi di un disastro economico tenendo Allegri piuttosto che esonerandolo. Nel senso che i danni potrebbero essere superiori ai 35 milioni (abbondanti) lordi che gli devono per altre due stagioni. Ma la Juve è libera, liberissima, come se non avesse memorizzato i gravi errori, le omissioni e le amnesie (eufemismo) di due anni di lavoro. Attenzione: parliamo di 24 mesi non di 5 o 6, dovrebbero saperlo gli stessi Calvo, Scanavino e compagnia. I rischi al Max della Juve sono questi, ma non soltanto questi. Ce ne sono altri che non possono passare in cavalleria, facciamo una sintesi".
E ha continuato: "Vlahovic non se la sente di fare il centravanti con le spalle alla porta e vittima di un sistema tattico antico della serie 'tutti indietro e ripartiamo'. Nessuno può dargli torto, l’anticalcio di Allegri l’ha ucciso. Eppure qualcuno fa passare Vlahovic come un brocco piuttosto che come parte estremamente lesa. Le dichiarazioni di Chiesa dopo Udinese-Juve non sono passate inosservate: non sembrava un ragazzo felice, con una vista ottimistica sul futuro. Anche lui è frustrato, vittima di una collocazione tattica confusionaria, di un gioco (?) che non predilige nè premia le sue ben note caratteristiche. Sul pulmino degli scontenti aggiungiamo Kostic, non sottovalutiamo Kean e già siamo ben oltre la soglia dell’allarme. Quindi, cara Juve, sei libera ma pensaci al Max. Perché se poi ti pentissi, sarebbe peggio e diventeresti indifendibile".