
Il retroscena di Juan Jesus: "Il Napoli si era già interessato a me, poi mi prese l'Inter"
Ai microfoni ufficiali del Napoli, il difensore brasiliano Juan Jesus ha ripercorso il suo percorso in Italia: "Il Napoli era già interessato a me, all'epoca mi voleva ma il Presidente disse: 'No, non ti libero ora perché giochi, forse te ne vai a gennaio’, quindi dissi: ‘Ok, aspetto’. Il Napoli faceva già parte della mia storia. Poi a gennaio è arrivata l'offerta dell'Inter e sono andato all'Inter. Avevo venti anni, era il 2012. Quindi è andata bene, perché all'epoca c'era mister Ranieri. I primi sei mesi, ovviamente, non ho giocato, perché ero giovane. Ma per me è stato un onore, perché giocavo con i giocatori con cui giocavo sulla PlayStation sei mesi prima. Zanetti, Cambiasso, Milito... Sai? Persone importanti... Ivan Córdoba, Chivu... Quando eri lì, c'erano Maicon, Julio Cesar, Lucio, c'era anche Coutinho. Quindi per me è stata comunque un'esperienza molto importante, perché volevano mandarmi in prestito ma ho pensato: ‘Ma dove andrei in prestito? Sono qui con questi compagni di squadra, imparo da loro, che sono i migliori. Non ho fretta di giocare subito...’. Non avevo così tanta fretta, quindi ho detto all'agente: ‘Resto qui, per me va bene’.
Infatti, ogni volta che vedo Ivan Cordoba e Walter Samuel, e persino Chivu… sono sempre stati loro tre ad aiutarmi: ‘Fai questo, fai quello...’. Quindi sono stati, fin dall'inizio, importanti per la mia carriera. Ho imparato con persone vere, anche Cambiasso, sempre gentile. Poi ho avuto la fortuna di giocare con persone con cui davvero oggi è difficile pensare, se ci penso, ‘Wow, ho giocato con questo, quello, questo...’. Quindi per me, a vent'anni, è stata un'esperienza incredibile. E poi, naturalmente, ho fatto carriera all'Inter.
A Roma ho giocato anche con Totti, Nainggolan, De Rossi, che oggi è uno di quegli amici su cui conto molto. Rüdiger, Manolas, persone che comunque... Dzeko, che per me ancora oggi Dzeko, anche se ha più di 30 anni, fa ancora la differenza. Dzeko è un attaccante incredibile. Così abbiamo fatto una semifinale di Champions League... E poi sono venuto al Napoli. Per farvi capire che la mia carriera aveva una prospettiva ma sono riuscito a fare ancora meglio, quindi sono sempre stato tranquillo".
Infatti, ogni volta che vedo Ivan Cordoba e Walter Samuel, e persino Chivu… sono sempre stati loro tre ad aiutarmi: ‘Fai questo, fai quello...’. Quindi sono stati, fin dall'inizio, importanti per la mia carriera. Ho imparato con persone vere, anche Cambiasso, sempre gentile. Poi ho avuto la fortuna di giocare con persone con cui davvero oggi è difficile pensare, se ci penso, ‘Wow, ho giocato con questo, quello, questo...’. Quindi per me, a vent'anni, è stata un'esperienza incredibile. E poi, naturalmente, ho fatto carriera all'Inter.
A Roma ho giocato anche con Totti, Nainggolan, De Rossi, che oggi è uno di quegli amici su cui conto molto. Rüdiger, Manolas, persone che comunque... Dzeko, che per me ancora oggi Dzeko, anche se ha più di 30 anni, fa ancora la differenza. Dzeko è un attaccante incredibile. Così abbiamo fatto una semifinale di Champions League... E poi sono venuto al Napoli. Per farvi capire che la mia carriera aveva una prospettiva ma sono riuscito a fare ancora meglio, quindi sono sempre stato tranquillo".
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