
Sneijder: "Trattativa all'Inter? Ricordo le parole di Mourinho: "Possiamo vincere tutto"
Ospite del programma di Prime Video Fenomeni, l'ex Inter tra i giocatori del Triplete Wesley Sneijder ha parlato del suo passato all'Inter e dell'annata 2009/2010. Sul Pallone d'Oro: "Quando scelgono i giocatori è giusto, ma chi decide qua? Se parliamo dei migliori giocatori del mondo sono sempre Messi o Cristiano. Ma in quel momento avevamo vinto la Champions, avevamo vinto tutto in Italia e sono arrivato in finale ai Mondiali. Per me non è importante, è una cosa individuale, c'era più valore quando vinceva la squadra. Oggi 2025 parlano ancora che dovevo vincerlo io nel 2010. Sono arrivato quarto, ma non mi sono arrabbiato, ma ho detto che non sarei più andato. Là devi andare in smoking, ma quando ho capito che ero fuori dai 3 ho cambiato il vestito. Nel pomeriggio già lo sapevo, volevo andare a casa. Mi sono vestito tutto di nero".
E ancora: "Esperienza all'Inter standing ovation. Trattativa? Io mi ricordo che mi ha chiamato Mourinho, non lo conoscevo. Mi ha detto "Wes sono l'allenatore dell'Inter manca solo una posizione da coprire, il numero 10. Quando ti portiamo qua, possiamo vincere tutto". Tutti gli allenatori parlano così, io ho detto lascia stare. Io non volevo andare via dal Real Madrid. Lui mi ha chiamato tutti i giorni per due settimane, ha parlato con la famiglia, il mio agente e abbiamo deciso di andare. Il giorno dopo abbiamo giocato il derby e abbiamo vinto 0-4 col Milan. Mi ha convinto Mourinho, io non conoscevo la squadra. Conoscevo Chivu, ci ho giocato all'Ajax. Siamo sempre stati insieme alla Pinetina, mi ha aiutato molto. Alla fine ero molto contento di essere andato là. Io mi sono trovato subito bene, i giocatori mi hanno aiutato molto, Zanetti, Cambiasso, Stankovic, Eto'o. Ho sentito subito che era una squadra. Poi dopo 2-3-4-5 partite ho capito che mancava davvero solo il numero 10, eravamo pronti per vincere tutto. San Siro uno degli stadi più belli del mondo".







