Calcio in faccia a Dzeko, Popescu neanche ammonito. Stelea: "Rosso chiaro"

Nella sfida di ieri sera fra Romania e Bosnia Erzegovina ha fatto molto discutere quanto successo al 34' del primo tempo: su un pallone spiovente dall'alto Edin Dzeko si stava preparando a riceverlo quando il difensore rumeno Mihai Popescu lo ha accidentalmente colpito con una pedata in pieno volto nel tentativo di contrastarlo.

Dzeko è rimasto a terra e dopo la fine del primo tempo è stato sostituito. Le telecamere lo hanno inquadrato con il volto coperto di sangue mentre veniva medicato. Eppure in tutto questo Popescu se l'è cavata, dato che il direttore di gara non lo ha nemmeno ammonito.

L'ex leggenda della nazionale rumena, Bogdan Stelea, ha detto la sua in merito: "Quello è un cartellino rosso chiaro. Non importa se avevi intenzione o meno di colpire l'avversario e se hai preso la palla. Beh, lo hai colpito direttamente in faccia. Questo non è ammissibile da nessuna parte", ha detto difendendo il povero Dzeko.

Le parole del ct della Bosnia: "Penso si sia rotto il naso"
Al termine della sfida il ct Sergej Barbarez ha detto in merito in conferenza stampa: "Penso che Dzeko si sia rotto il naso. Non ho ancora informazioni precise perché non era nello spogliatoio. Gigović invece è caduto sulla spalla, ma dopo vittorie del genere non c'è dolore. Valuteremo tutto nei prossimi due, tre giorni. Stasera divertiamoci un po'. Da domani, al nostro ritorno, inizierà l'analisi di Cipro. Non ci saranno problemi con la motivazione, ora la nostra mentalità sta venendo alla ribalta, ma sono qui per questo".