
La Francia è legata alla Serie A. Da Theo a Kolo Muani, passando per chi è già ex
La Francia vicecampione del mondo è sempre legata a doppio filo alla Serie A. Da Maignan a Theo Hernandez, passando per gli juventini attuali come Kolo Muani, oppure quelli datati come Rabiot o Pogba. A dirlo è Didier Deschamps, tecnico della nazionale, che rimarrà in carica fino al 2026, cioè al termine del Mondiale statunitense.
Sono però momenti difficili per diversi. Theo Hernandez in primis. "Alcuni giocatori - ha detto Deschamps - hanno avuto buone prestazioni nella squadra francese nonostante non abbiano fatto altrettanto bene a livello di club. La cosa importante è supportare i giocatori; c'è un rapporto di fiducia e competizione. I periodi negativi fanno parte della carriera di ciascun giocatore".
Poi ci sono i Pogba, rimasto senza società, e i Rabiot. "Dovrebbe essere in grado di giocare di nuovo, attualmente non ha un club. Abbiamo parlato e non vi svelerò i dettagli. Ha la capacità e la mentalità per tornare ai massimi livelli. Non accadrà da un giorno all'altro, ma vedremo. Rabiot? Ho già dovuto usarlo più in alto. Adrien ama proiettarsi in avanti e io preferisco vederlo lì piuttosto che come mezzala destra in un centrocampo a tre. Anche se non è un attaccante, può giocare sull'ala sinistra come faceva Blaise Matuidi ai suoi tempi. È importante nel gioco di testa e in fase difensiva".
Infine una battuta su solo Muani. "È in un club molto buono. La sua situazione al PSG era complicata, molto complicata, ma era anche legata al sistema e alle scelte dell'allenatore. È merito suo essere riuscito a soddisfare le aspettative alla Juventus. È meglio per lui e anche per noi, anche se aveva fatto bene con noi durante l'autunno".
Sono però momenti difficili per diversi. Theo Hernandez in primis. "Alcuni giocatori - ha detto Deschamps - hanno avuto buone prestazioni nella squadra francese nonostante non abbiano fatto altrettanto bene a livello di club. La cosa importante è supportare i giocatori; c'è un rapporto di fiducia e competizione. I periodi negativi fanno parte della carriera di ciascun giocatore".
Poi ci sono i Pogba, rimasto senza società, e i Rabiot. "Dovrebbe essere in grado di giocare di nuovo, attualmente non ha un club. Abbiamo parlato e non vi svelerò i dettagli. Ha la capacità e la mentalità per tornare ai massimi livelli. Non accadrà da un giorno all'altro, ma vedremo. Rabiot? Ho già dovuto usarlo più in alto. Adrien ama proiettarsi in avanti e io preferisco vederlo lì piuttosto che come mezzala destra in un centrocampo a tre. Anche se non è un attaccante, può giocare sull'ala sinistra come faceva Blaise Matuidi ai suoi tempi. È importante nel gioco di testa e in fase difensiva".
Infine una battuta su solo Muani. "È in un club molto buono. La sua situazione al PSG era complicata, molto complicata, ma era anche legata al sistema e alle scelte dell'allenatore. È merito suo essere riuscito a soddisfare le aspettative alla Juventus. È meglio per lui e anche per noi, anche se aveva fatto bene con noi durante l'autunno".
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