
Zappacosta: "Scudetto? Parlarne non è un problema: se siamo lì un motivo ci sarà"
In avvicinamento al big match della 29esima giornata di campionato tra Atalanta e Inter, in programma domenica sera alle 20:45, ha parlato ai taccuini de La Gazzetta dello Sport il laterale orobico Davide Zappacosta. Queste le sue parole, a partire da un giudizio sulla propria stagione: "Mi sento migliorato in tutto: a questa età perdi velocità e esplosività rispetto a certi giovanotti, ma hai un’altra partecipazione e visione di gioco. Miglior stagione della mia carriera? Beh, se penso alla scorsa, all'Europa League vinta... Però a livello personale i numeri dicono questo, sì. Pensare ogni anno che dovrà essere la tua stagione
migliore: funziona. Giocare a sinistra mi aiuta perché posso non solo correre ma anche rientrare sul mio piede preferito".
5 gare senza subire gol: qual è la chiave?
"Ogni gara richiede una tattica diversa, ma la fase difensiva per noi è sempre la base: serve a dare agli attaccanti la fiducia di poter puntare con più serenità sulle loro giocate".
Vi aiuta non giocare ogni tre giorni?
"Farlo, soprattutto in Europa, ti dà adrenalina, ritmo partita, abitudine a giocare. Ora abbiamo più tempo per lavorare sulla parte fisica e recuperare energie. Ma potendo, sceglierei ancora di giocare ogni tre giorni".
L'abbraccio di Gasperini e Lookman?
"Bel gesto di entrambi. Ma ha detto bene il mister: era stata una cosa nata e morta lì; cose di calcio, quando passi una marea di giorni insieme".
Gasperini ha detto che potete credere nello Scudetto.
"Il nostro è uno spogliatoio dove si fanno poche chiacchiere, ma si fissa sempre un obiettivo forte. La parola scudetto sdoganata oggi non è un problema: se a metà marzo sei lì non è un caso, e sarebbe da pazzi non giocarci una chance che ci siamo meritati. Essere contenti di quello che abbiamo fatto finora non significa accontentarsi. L'Inter? Tra le 3-4 squadre più forti d'Europa".
Arrivate al meglio a questa sfida?
"Credo di sì e comunque così deve essere: la nostra miglior versione possibile. È una di quelle partite bellissime da giocare, a viso aperto e con la convinzione giusta: all’Atalanta non è mai capitato, a metà marzo, di affrontare in casa la prima in classifica a meno tre. Questa partita arriva al momento giusto".
migliore: funziona. Giocare a sinistra mi aiuta perché posso non solo correre ma anche rientrare sul mio piede preferito".
5 gare senza subire gol: qual è la chiave?
"Ogni gara richiede una tattica diversa, ma la fase difensiva per noi è sempre la base: serve a dare agli attaccanti la fiducia di poter puntare con più serenità sulle loro giocate".
Vi aiuta non giocare ogni tre giorni?
"Farlo, soprattutto in Europa, ti dà adrenalina, ritmo partita, abitudine a giocare. Ora abbiamo più tempo per lavorare sulla parte fisica e recuperare energie. Ma potendo, sceglierei ancora di giocare ogni tre giorni".
L'abbraccio di Gasperini e Lookman?
"Bel gesto di entrambi. Ma ha detto bene il mister: era stata una cosa nata e morta lì; cose di calcio, quando passi una marea di giorni insieme".
Gasperini ha detto che potete credere nello Scudetto.
"Il nostro è uno spogliatoio dove si fanno poche chiacchiere, ma si fissa sempre un obiettivo forte. La parola scudetto sdoganata oggi non è un problema: se a metà marzo sei lì non è un caso, e sarebbe da pazzi non giocarci una chance che ci siamo meritati. Essere contenti di quello che abbiamo fatto finora non significa accontentarsi. L'Inter? Tra le 3-4 squadre più forti d'Europa".
Arrivate al meglio a questa sfida?
"Credo di sì e comunque così deve essere: la nostra miglior versione possibile. È una di quelle partite bellissime da giocare, a viso aperto e con la convinzione giusta: all’Atalanta non è mai capitato, a metà marzo, di affrontare in casa la prima in classifica a meno tre. Questa partita arriva al momento giusto".
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