
L’Inter sfida la montagna Bayern per dimenticare Parma: la rabbia di Inzaghi, quante assenze
Dimenticare il pareggio di Parma, un X che sa di sconfitta. È la missione dell’Inter, di scena tra poche ore all’Allianz Arena di Monaco di Baviera. Lo stadio che poi sarà anche il teatro della finale di Champions League, e nella quale i nerazzurri si apprestano a sfidare il Bayern Monaco, che per ovvie ragioni il 31 maggio - data della finale appunto - vorrebbe essere in campo sul terreno di casa.
Rabbia Inzaghi. “Abbiamo vinto sei partite nelle ultime nove di campionato, dopo un pareggio si è parlato solo di quello. Quattro cambi su cinque sono stati obbligati, potevamo dirlo ma non l’abbiamo fatto per vedere cosa sarebbe stato scritto”. Simone Inzaghi, in conferenza stampa; tira fuori il petto, per poi ricordare che nulla è scontato, nel percorso della sua Inter: “Siamo rimasti competitivi nonostante il ridimensionamento, è una cosa di cui essere estremamente orgogliosi”.
Quante assenze. Il tecnico nerazzurro dovrà fare a meno di ben quattro giocatori - Asllani squalificato, Taremi, Zielinski e Dumfries infortunati -, oltre a Correa fuori dalla lista UEFA. Va peggio a Vincent Kompany, allenatore del Bayern Monaco, con una grande differenza. L’ex difensore belga fronteggia ben sette assenze, spicca quella di Jamal Musiala e in conferenza stampa dà indizi: “Chi gioca? Andate a vedere come abbiamo giocato quando non c’era”. In campo, un certo Thomas Muller, solo il giocatore più titolato in attività.
Le ultime di formazione da Monaco di Baviera
Rabbia Inzaghi. “Abbiamo vinto sei partite nelle ultime nove di campionato, dopo un pareggio si è parlato solo di quello. Quattro cambi su cinque sono stati obbligati, potevamo dirlo ma non l’abbiamo fatto per vedere cosa sarebbe stato scritto”. Simone Inzaghi, in conferenza stampa; tira fuori il petto, per poi ricordare che nulla è scontato, nel percorso della sua Inter: “Siamo rimasti competitivi nonostante il ridimensionamento, è una cosa di cui essere estremamente orgogliosi”.
Quante assenze. Il tecnico nerazzurro dovrà fare a meno di ben quattro giocatori - Asllani squalificato, Taremi, Zielinski e Dumfries infortunati -, oltre a Correa fuori dalla lista UEFA. Va peggio a Vincent Kompany, allenatore del Bayern Monaco, con una grande differenza. L’ex difensore belga fronteggia ben sette assenze, spicca quella di Jamal Musiala e in conferenza stampa dà indizi: “Chi gioca? Andate a vedere come abbiamo giocato quando non c’era”. In campo, un certo Thomas Muller, solo il giocatore più titolato in attività.
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