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Marotta tiene l'Inter a rapporto: ecco che cosa ha detto ieri il presidente a giocatori e staff
Quella di ieri in casa Inter non è stata una giornata come le altre perché Giuseppe Marotta, ovvero il presidente del club, ha parlato a tutto il gruppo squadra, staff tecnico compreso. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, l'obiettivo era quello di rimotivare la truppa dopo il ko di Torino, senza però fare processi, anzi. Sono stati 10 minuti per ribadire il supporto da parte della società ad allenatore e giocatori. Le parole chiave del suo discorso sono state fiducia, motivazione e richiamo.
Fiducia
Marotta ha ribadito come sia totale da parte dei dirigenti, ma anche di Oaktree, che lui rappresenta in prima persona. La proprietà è soddisfatta di quanto visto finora e vuole che le cose continuino così.
Motivazione
Il numero uno dell'Inter ha voluto spronare i suoi giocatori, ricordando che le qualità del gruppo non sono in discussione, altrimenti un primo tempo come quello di Torino non sarebbe stato giocato.
Richiamo
Infine ha sottolineato come i nerazzurri siano entrati nel momento decisivo della stagione. L'essere in corsa su tutti i fronti deve rendere orgogliosi tifosi, giocatori, dirigenti e proprietà, ma ora l'Inter deve accelerare. Il livello delle prestazioni offerto fino a oggi non basta e il confine tra stagione gloriosa o deludente è sottile.
Fiducia
Marotta ha ribadito come sia totale da parte dei dirigenti, ma anche di Oaktree, che lui rappresenta in prima persona. La proprietà è soddisfatta di quanto visto finora e vuole che le cose continuino così.
Motivazione
Il numero uno dell'Inter ha voluto spronare i suoi giocatori, ricordando che le qualità del gruppo non sono in discussione, altrimenti un primo tempo come quello di Torino non sarebbe stato giocato.
Richiamo
Infine ha sottolineato come i nerazzurri siano entrati nel momento decisivo della stagione. L'essere in corsa su tutti i fronti deve rendere orgogliosi tifosi, giocatori, dirigenti e proprietà, ma ora l'Inter deve accelerare. Il livello delle prestazioni offerto fino a oggi non basta e il confine tra stagione gloriosa o deludente è sottile.
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