
Le pagelle dell'Inter - Non solo la ThuLa: Bastoni convince da esterno, Asllani c'è
Feyenoord-Inter 0-2
(38’ Thuram, 50’ Lautaro)
Martinez 6,5 - Semplici ma efficaci le parate a cui è chiamato nel primo tempo, regala brividi con un paio di rinvii ritardati oltre misura ma si fa trovare pronto ancora una volta.
Pavard 6,5 - Gli serve una mezz’oretta per prendere le misure a Osman, che corre come un motorino ma alla fine non va lontano.
De Vrij 6,5 - Da piccolo sognava il De Kuip, lo ritrova da avversario: giganteggia su Carranza e aiuta nella manovra, qualche difficoltà in più su Ueda. Esce tra i cori del “suo” pubblico. Dal 72’ Bisseck 6 - Non corre rischi.
Acerbi 6,5 - Nelle difficoltà, Inzaghi rispolvera il libero e lui svaria, rompendo la linea e ritrovandosi persino ala sinistra nonostante le ironie social. Come un ragazzino.
Dumfries 7 - Novanta minuti di cero acceso affinché non si faccia male. Incurante di tutto, corre e mette in difficoltà la difesa olandese: il suo break è l’antipasto per la rete di Thuram che consente all’Inter di raccontare un’altra storia.
Barella 6,5 - La sua prima mezz’ora è la fotografia di tutta l’Inter: sbaglia cose che in altre serate gli riescono a occhi chiusi. Poi è lui a innescare Thuram per la rete dell’1-0 e anche la sua partita cambia radicalmente. Dal 72’ Frattesi 6 - Senza infamia e senza lode.
Asllani 7 - Risponde presente alla necessità di un vice Calhanoglu: non scontato, in una serata nella quale il pallone può raddoppiare il suo peso e perdere il controllo - visto l’avvio dei suoi - sarebbe anche stato perdonabile. Dall’81’ Calhanoglu s.v.
Zielinski 5,5 - Nel primo tempo non si vede e non si sente, specie in fase di non possesso. A inizio ripresa è freddo nel servire Lautaro per la rete del raddoppio: molto meno quando si fa parare il rigore che avrebbe chiuso la questione.
Bastoni 7 - Si adatta come può a un ruolo non suo: attaccare, però, gli riesce naturale ed è da una sua discesa che arriva la rete del raddoppio interista.
Thuram 7 - Sembra innervosirsi nel duello rusticano con Mitchell, ma forse è solo l’assenza di palloni giocabili: il primo lo spedisce in porta in bello stile. È una rete che cambia l’umore dei suoi e soprattutto l’andamento della partita: esce dal campo un secondo dopo essersi procurato il rigore dell’eventuale 3-0. Dal 62’ Taremi 6 - Generosità e poco altro: sotto porta non incide.
Lautaro 7 - La prima occasione non va, la seconda sì: una bordata che consente all’Inter di raddoppiare. Solita grinta, meno centralità nel gioco nerazzurro. Dall’81’ Arnautovic s.v.
Simone Inzaghi 7,5 - Quarantesima partita stagionale per la sua Inter: a inizio marzo, è un dato. La vince nonostante l’emergenza numerica, reinventandosi dinamiche ben rodate: non era scontato, nonostante anche il Feyenoord fosse in emergenza. Il 3-0 gli avrebbe garantito l’accesso ai quarti di finale, che sembrano comunque dietro l’angolo.
(38’ Thuram, 50’ Lautaro)
Martinez 6,5 - Semplici ma efficaci le parate a cui è chiamato nel primo tempo, regala brividi con un paio di rinvii ritardati oltre misura ma si fa trovare pronto ancora una volta.
Pavard 6,5 - Gli serve una mezz’oretta per prendere le misure a Osman, che corre come un motorino ma alla fine non va lontano.
De Vrij 6,5 - Da piccolo sognava il De Kuip, lo ritrova da avversario: giganteggia su Carranza e aiuta nella manovra, qualche difficoltà in più su Ueda. Esce tra i cori del “suo” pubblico. Dal 72’ Bisseck 6 - Non corre rischi.
Acerbi 6,5 - Nelle difficoltà, Inzaghi rispolvera il libero e lui svaria, rompendo la linea e ritrovandosi persino ala sinistra nonostante le ironie social. Come un ragazzino.
Dumfries 7 - Novanta minuti di cero acceso affinché non si faccia male. Incurante di tutto, corre e mette in difficoltà la difesa olandese: il suo break è l’antipasto per la rete di Thuram che consente all’Inter di raccontare un’altra storia.
Barella 6,5 - La sua prima mezz’ora è la fotografia di tutta l’Inter: sbaglia cose che in altre serate gli riescono a occhi chiusi. Poi è lui a innescare Thuram per la rete dell’1-0 e anche la sua partita cambia radicalmente. Dal 72’ Frattesi 6 - Senza infamia e senza lode.
Asllani 7 - Risponde presente alla necessità di un vice Calhanoglu: non scontato, in una serata nella quale il pallone può raddoppiare il suo peso e perdere il controllo - visto l’avvio dei suoi - sarebbe anche stato perdonabile. Dall’81’ Calhanoglu s.v.
Zielinski 5,5 - Nel primo tempo non si vede e non si sente, specie in fase di non possesso. A inizio ripresa è freddo nel servire Lautaro per la rete del raddoppio: molto meno quando si fa parare il rigore che avrebbe chiuso la questione.
Bastoni 7 - Si adatta come può a un ruolo non suo: attaccare, però, gli riesce naturale ed è da una sua discesa che arriva la rete del raddoppio interista.
Thuram 7 - Sembra innervosirsi nel duello rusticano con Mitchell, ma forse è solo l’assenza di palloni giocabili: il primo lo spedisce in porta in bello stile. È una rete che cambia l’umore dei suoi e soprattutto l’andamento della partita: esce dal campo un secondo dopo essersi procurato il rigore dell’eventuale 3-0. Dal 62’ Taremi 6 - Generosità e poco altro: sotto porta non incide.
Lautaro 7 - La prima occasione non va, la seconda sì: una bordata che consente all’Inter di raddoppiare. Solita grinta, meno centralità nel gioco nerazzurro. Dall’81’ Arnautovic s.v.
Simone Inzaghi 7,5 - Quarantesima partita stagionale per la sua Inter: a inizio marzo, è un dato. La vince nonostante l’emergenza numerica, reinventandosi dinamiche ben rodate: non era scontato, nonostante anche il Feyenoord fosse in emergenza. Il 3-0 gli avrebbe garantito l’accesso ai quarti di finale, che sembrano comunque dietro l’angolo.
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