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Frattesi gioca poco? Capello: "Potrebbe chiedere di andare via perché è un ottimo giocatore"
"Ranieri è una persona anziana che sta dando dei consigli a tutti quanti, viene ascoltato e recepito dai giocatori perché tocca le corde giuste. Ranieri è l'uomo adatto per riportare serenità alla squadra, ai giocatori e ai tifosi. Sta dimostrando di capire molto di calcio, i risultati sono una logica conseguenza. Non è l'età da criticare. Tante volte, in questi casi, si dice che un allenatore è bollito. Era bollito Ancelotti che ora al Real sta vincendo tutto, era bollito Ranieri che sta facendo bene a Roma. L'esperienza è una qualità importante". Così Fabio Capello, ex allenatore di Roma, Milan e Real Madrid e tra i tecnici più vincenti del nostro calcio, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1.
L'addio di Fonseca. "Quando si sceglie un allenatore, si pensa sempre di aver fatto la scelta giusta. Non c'è stato feeling tra lui e la squadra. Abbiamo visto cose che non si erano mai viste al Milan. Il contrasto tra allenatore e giocatori è stato evidente fin dall'inizio".
Per certe piazze, servono allenatori sergenti di ferro come lei? "Non mi ritengo un sergente di ferro, è un'etichetta. Ho chiesto sempre rispetto verso tutti coloro che lavoravano con me, verso i tifosi e la società. Senza rispetto, non si va avanti. I giocatori giudicano il lavoro dell'allenatore ogni giorno, è nel quotidiano che un tecnico costruisce la sua credibilità nei confronti del gruppo".
Frattesi gioca troppo poco? "Potrebbe chiedere di andare via perché è un ottimo giocatore, stare in panchina non fa piacere a nessuno. Ma Frattesi è un ragazzo serio, bravo, sempre pronto, non entra in campo facendo smorfie o facendo finta di essere seccato. Questo è molto positivo per la squadra. L'Inter, che punta a tanti obiettivi, ha bisogno anche di Frattesi".
L'addio di Fonseca. "Quando si sceglie un allenatore, si pensa sempre di aver fatto la scelta giusta. Non c'è stato feeling tra lui e la squadra. Abbiamo visto cose che non si erano mai viste al Milan. Il contrasto tra allenatore e giocatori è stato evidente fin dall'inizio".
Per certe piazze, servono allenatori sergenti di ferro come lei? "Non mi ritengo un sergente di ferro, è un'etichetta. Ho chiesto sempre rispetto verso tutti coloro che lavoravano con me, verso i tifosi e la società. Senza rispetto, non si va avanti. I giocatori giudicano il lavoro dell'allenatore ogni giorno, è nel quotidiano che un tecnico costruisce la sua credibilità nei confronti del gruppo".
Frattesi gioca troppo poco? "Potrebbe chiedere di andare via perché è un ottimo giocatore, stare in panchina non fa piacere a nessuno. Ma Frattesi è un ragazzo serio, bravo, sempre pronto, non entra in campo facendo smorfie o facendo finta di essere seccato. Questo è molto positivo per la squadra. L'Inter, che punta a tanti obiettivi, ha bisogno anche di Frattesi".
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