L'Atalanta ha un nuovo gioiellino: è Palestra, blindato da assalti di Monaco e Venezia

Quarantacinque minuti di sostanza. Marco Palestra ha esordito dal primo minuto ieri sera, in Champions League, contro lo Sturm Graz. Una prestazione diligente e più che discreta per chi è cresciuto nel vivaio dell'Atalanta, entrandoci quando aveva dieci anni. L'anno scorso, diciottenne, aveva raccolto 40 presenze in Serie C, allenandosi molto spesso con la prima squadra. Nell'Under era stato utilizzato come esterno di una difesa a tre, mentre in Nazionale Under 21 - dove ha esordito qualche mese fa - è stato schierato come esterno di difesa, facendo molto bene contro l'Ucraina.

Sono otto i debutti in tredici mesi. Quello da professionista in C, poi nella nazionale under19, Europa League, Supercoppa Europea contro il Real Madrid, in Serie A con il Lecce, poi l'under20 e l'under21, oltre a quello, appunto in Champions League.

Molti club si sono interessati, sia in estate che in questa sessione. Il Rennes lo aveva chiesto insistentemente - per poi prendere Hans Hateboer - ma anche Venezia, Monza e due club di Premier League. A gennaio invece è stato il Monaco a chiedere le condizioni per acquistarlo a titolo definitivo, ma nonostante i tanti esterni in casa atalantina come Zappacosta, Cuadrado, Bellanova e Ruggeri, i bergamaschi non hanno intenzione di lasciarlo andare.