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La pessima gestione di Okafor, due acquisti estivi già sul piede di partenza. Poi il caso Tomori dopo il 'regalo' Kalulu e il rebus centravanti. Milan: nuovo allenatore, stessi problemiTUTTO mercato WEB
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Oggi alle 00:00Editoriale
di Raimondo De Magistris

La pessima gestione di Okafor, due acquisti estivi già sul piede di partenza. Poi il caso Tomori dopo il 'regalo' Kalulu e il rebus centravanti. Milan: nuovo allenatore, stessi problemi

Nato a Napoli il 10/03/88, laureato in Filosofia e Politica presso l'Università Orientale di Napoli. Lavora per TMW dal 2008, è stato vicedirettore per 10 anni. Inviato al seguito della Nazionale
Dopo venti partite disputate il Milan ha diciannove punti in meno della capolista Napoli. E' vero che ha anche una gara in meno, ma la sostanza non cambia: a giro di boa completato i rossoneri sono ormai fuori da qualsivoglia ambizione tricolore e sono anche a otto punti dal quarto posto. Oltre che ottavi in classifica. Lo scorso anno allo stesso punto della stagione il Milan aveva undici punti in più, era terzo e a meno nove dalla vetta. Eppure per tutti il freno di quella squadra era Stefano Pioli, allenatore a cui qualche mese più tardi è stato dato il benservito.
A veder cosa accaduto dopo, Pioli non era evidentemente il problema principale di quel Milan. Come oggi non lo è Conceicao. Appurato che Fonseca la scorsa estate non è stato la scelta più felice (anche perché c'erano liberi Conte, De Zerbi e Sarri), c'è soprattutto da fare i conti con le scelte di calciomercato di una società che sta mancando completamente nella visione d'insieme. Che acquista calciatori per poi rimetterli in vendita poco dopo. Che gestisce male non poche situazioni interne. E altre non le gestisce affatto.

Il caso Okafor è probabilmente la miglior fotografia del caos che oggi regna a Milanello. Spedito in Germania per le visite mediche quando, evidentemente, l'accordo col club della Red Bull non era blindato a doppia mandata, l'attaccante elvetico è tornato in Italia la sera stessa perché a Lipsia non ha superato le visite mediche. Più che per specifici problemi fisici, Okafor è stato rimandato in Italia perché fuori condizione. Ma anche perché il Milan non si era sincerato della volontà del Lipsia di tesserarlo davvero. Nelle ore successive al mancato accordo sono trapelati da Milanello anche problemi economico/contrattuale tra Okafor, Lipsia ed entourage. Un viaggio andata e ritorno che non ha fatto bene a nessuno, soprattutto al Milan che oggi si ritrova a dover cedere un giocatore che tutti sanno non essere al meglio. Che il Lipsia ha rispedito al mittente dopo visite mediche ufficialmente non superate.


Premesso che tutti i dirigenti sbagliano, che vince chi sbaglia meno, c'è poi dirigente e dirigente. E i migliori sono quelli che riescono a sbagliare meno o a rimediare nel miglior modo possibile a un errore. Non certo chi, in una sessione acquista in pompa magna e poi in quella successiva sconfessa sé stesso.
E' il caso ad esempio di Emerson Royal: acquistato in estate per 15 milioni di euro dal Tottenham dopo un lungo inseguimento, il laterale brasiliano è oggi già in uscita per far spazio a Kyle Walker. La cronaca dice che può andare in prestito al Galatasaray dopo una prima parte di stagione in cui è stato sempre un titolare. Gettato nella mischia senza alcuna riserva anche quando in confusione e oggi già scaricato.
La stessa sorte potrebbe toccare a Strahinja Pavlovic, centrale serbo arrivato in estate dal Red Bull Salisburgo per venti milioni di euro. In questo caso sono bastate 3-4 prestazioni poco convincenti per farlo subito scivolare indietro nelle gerarchie. Per metterlo in discussione e quindi sul mercato. Tutto dipenderà solo e soltanto dalle offerte che arriveranno da qui a lunedì 3 febbraio. Tutto lecito, tutto possibile. Ma dov'è la progettualità? E la pazienza?

Non è finita qui. Ci sono un altro paio di fotografie che spiegano bene la confusione che regna a Casa Milan. Guardate Fikayo Tomori, tornato protagonista con l'arrivo di Conceicao. Il Milan in estate ha già consegnato a prezzi più che abbordabili Pierre Kalulu alla Juventus e oggi, non contento, potrebbe fare lo stesso col centrale inglese. Non fosse per la volontà del giocatore di restare a Milano, la trattativa sarebbe ben più avanzata.
E ancora: il centravanti. Quando il Milan farà finalmente un investimento importante per un numero 9? Da giorni sui social viene ricordato che da troppi anni il Milan si affida in quel ruolo a parametro zero, a prestiti o a calciatori che di cartellino costano poco. Una strategia che come prevedibile sta producendo risultati non da Milan: 29 gol realizzati in venti partite, solo il nono attacco della Serie A.