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Inzaghi: "Quattro anni che sono all'Inter e quattro anni che vinciamo a Roma. Grande prestazione"
Nella sua conferenza stampa di vigilia della sfida contro lo Young Boys in Champions League, il tecnico dell'Inter, Simone Inzaghi, è tornato anche sul successo di domenica scorsa contro la Roma all'Olimpico, firmata dal gol di Lautaro Martinez: "Sono quattro anni che alleno l'Inter e sono quattro anni che vinciamo a Roma, prima mi sembra capitasse molto meno. Probabilmente il primo tempo l'anno scorso avevamo sofferto molto di più, posso solo dire che ho fatto i complimenti ai ragazzi per il grandissimo cuore dimostrato.
Roma è un campo difficile, lo dice la storia dell'Inter: è una squadra con qualità, che ha investito molto nel fare la squadra. Io mi prendo una grande prestazione e una vittoria importante, ci deve far proseguire nel percorso che stiamo facendo. Abbiamo avuto problematiche che dobbiamo superare brevemente".
L'ultimo step a livello personale può essere quello di diventare un allenatore che lancia i giovani?
"I ragazzi devono metterci del loro: per esempio per quanto riguarda le carriere da calciatore mia e di mio fratello, prima di giocare in A, abbiamo dovuto fare la gavetta. Siamo dovuti andare in C, io sono riuscito a passare subito in A. Alla Lazio ne ho lanciati tanti, all'Inter meno ma c'è la speranza di poterne lanciare di più. Berenbruch e Aidoo sono qui non perché siamo 15 ma perché sono due giocatori che meritano".
Roma è un campo difficile, lo dice la storia dell'Inter: è una squadra con qualità, che ha investito molto nel fare la squadra. Io mi prendo una grande prestazione e una vittoria importante, ci deve far proseguire nel percorso che stiamo facendo. Abbiamo avuto problematiche che dobbiamo superare brevemente".
L'ultimo step a livello personale può essere quello di diventare un allenatore che lancia i giovani?
"I ragazzi devono metterci del loro: per esempio per quanto riguarda le carriere da calciatore mia e di mio fratello, prima di giocare in A, abbiamo dovuto fare la gavetta. Siamo dovuti andare in C, io sono riuscito a passare subito in A. Alla Lazio ne ho lanciati tanti, all'Inter meno ma c'è la speranza di poterne lanciare di più. Berenbruch e Aidoo sono qui non perché siamo 15 ma perché sono due giocatori che meritano".
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